Recupero della Confraternita
(17 giu) L’amministrazione comunale e la parrocchia si sono unite per restaurare la confraternita barocca di Santa Elisabetta (foto). Il sindaco Emanuele Ramella Pralungo e il parroco don Fabrizio Mombello hanno, infatti, inviato a tutta la cittadinanza una lettera per chiedere l’aiuto economico delle famiglie (attraverso un’offerta inviata al conto corrente IT 03 C 06090 44610 000000045562 della Biverbanca intestato al sindaco e al parroco) per poter raccogliere i 41 mila euro necessari per i lavori di restauro della confraternita. L’amministrazione comunale e la parrocchia si sono unite per restaurare la confraternita barocca di Santa Elisabetta (foto). Il sindaco Emanuele Ramella Pralungo e il parroco don Fabrizio Mombello hanno, infatti, inviato a tutta la cittadinanza una lettera per chiedere l’aiuto economico delle famiglie (attraverso un’offerta inviata al conto corrente IT 03 C 06090 44610 000000045562 della Biverbanca intestato al sindaco e al parroco) per poter raccogliere i 41 mila euro necessari per i lavori di restauro della confraternita.
Lavori. Il progetto di restauro prevede il rifacimento della facciata della confraternita, il ripristino parziale della pavimentazione e l’intonacatura delle ali laterali. il Comune ha già provveduto alle spese di progettazione (circa 3 mila euro). «Ora cerchiamo i fondi per portare a termine il lavoro - ha spiegato il sindaco -. Indipendentemente da come andrà questa iniziativa l’amministrazione cercherà di portare a termine il restauro entro la fine del mandato, anche perché rientra nei piani della nostra amministrazione riguardanti la riqualificazione della via principale del paese e delle sue case. Questo è un intervento che riguarda un opera simbolo della nostra comunità che appartiene a tutti e sono convinto che il paese debba fare la sua parte per salvaguardarla».
Contributi. Richieste di aiuto sono state fatte non solo alla cittadinanza, ma anche ad alcune fondazioni (come la fondazione Cassa di Risparmio), associazioni del paese e alla famiglia Borsetti, che già negli anni ’80 aveva dato un contributo per il restauro del campanile e del tetto.
La storia. Situata lungo la via del paese (proprio davanti a un altro edificio storico, Villa Mossa), la Confraternita di S. Elisabetta vanta una lunga storia che parte dal ’600, quando la Confraternita venne costruita su un edificio preesistente. Per molti anni la chiesa venne arricchita con l’introduzione dei diversi elementi architettonici in stile barocco, tra cui il campanile, del 1749, considerato dagli esperti come una delle più belle costruzioni del barocco biellese. Dopo un lento declino, tra gli anni ’80 e ’90 si sono svolte diverse opere di restauro, tra cui l’arretramento della facciata della Confraternita a causa delle lamentele di pedoni e automobilisti.
Parla il sacerdote. «Dal 1993 non ci sono più stati interventi - ha spiegato il parroco don Fabrizio Mombello - ora speriamo di restaurare, almeno in parte, la chiesa che oltre ad essere un opera importante della comunità è importante anche dal punto di vista artistico. Alla fine dei lavori per completare il restauro della facciata rimetteremo al suo posto l’antico portone barocco che è stato rimosso nel 1993 e custodito in parrocchia in questi anni».
17 giugno 2011