Santa Caterina, nel 2016 si chiude
BIELLA - Il saggio di fine anno sottotono, rispetto al solito. Questo sì, era stato notato. Ma niente, neppure durante l’ultimo consiglio della dirigenza con i rappresentanti dei genitori, aveva fatto anche solo lontanamente ipotizzare una svolta simile. Fino a mercoledì 3 giugno, quando alle maestre e professoresse dell’istituto è stato fatto intendere che il futuro non era solo incerto, ma quanto mai improbabile.
Chiude l’Istituto paritario “Santa Caterina” di Biella, scuola cattolica gestita e coordinata dalla Congregazione delle Suore di San Giuseppe. O meglio, la chiusura è già stata fissata per giugno 2016, ovvero la fine del prossimo anno scolastico. L’ultimo, quello che sarà garantito agli alunni iscritti.
L’annuncio ufficiale è stato dato a corpo docente e famiglie martedì, durante una riunione con le suore della Congregazione, incontro richiesto dai genitori, date le voci circolanti sulle difficoltà della scuola relative ai prossimi cicli scolastici.
Alla base di tutto l’impossibilità, da parte della Congregazione avente sede a Torino, di continuare a sostenere i costi della struttura. A cui si sono aggiunti numeri non sufficienti per dare il via sia alla prima elementare, sia alla prima media.
Situazione che, lamentano i genitori, avrebbe dovuto essere prospettata loro con largo anticipo: in molti si sono detti, durante la riunione, disposti a trovare una soluzione a tempo debito, per il proseguo dell’attività del Santa Caterina. Dalla campagna per pubblicizzare l’istituto all’aumento delle quote d’iscrizione, già di per sé impegnative. L’annuncio dato dalle suore pur con rammarico, però, non fa presagire ripensamenti.
Scelta “amara”. Quel che resta, da parte dei genitori, è il dispiacere di rinunciare a un servizio di qualità, dice un padre. Oltre alla triste condizione che vede le insegnanti - l'istituto comprende materna, primaria e secondaria di primo grado - presto in cerca di un nuovo posto di lavoro e le famiglie costrette ora a decidere se continuare lì ancora per l’ultimo anno scolastico, il 2015-2016, o iscrivere i propri figli altrove. Una possibile diaspora che il territorio dovrà assorbire. E che, termine di iscrizione alle scuole pubbliche permettendo , riguarderà in tutta probabilità gli altri istituti cattolici presenti sul territorio, come il Losana e l’Istituto La Marmora - I Fratelli delle Scuole Cristiane.
Giovanna Boglietti
BIELLA - Il saggio di fine anno sottotono, rispetto al solito. Questo sì, era stato notato. Ma niente, neppure durante l’ultimo consiglio della dirigenza con i rappresentanti dei genitori, aveva fatto anche solo lontanamente ipotizzare una svolta simile. Fino a mercoledì 3 giugno, quando alle maestre e professoresse dell’istituto è stato fatto intendere che il futuro non era solo incerto, ma quanto mai improbabile.
Chiude l’Istituto paritario “Santa Caterina” di Biella, scuola cattolica gestita e coordinata dalla Congregazione delle Suore di San Giuseppe. O meglio, la chiusura è già stata fissata per giugno 2016, ovvero la fine del prossimo anno scolastico. L’ultimo, quello che sarà garantito agli alunni iscritti.
L’annuncio ufficiale è stato dato a corpo docente e famiglie martedì, durante una riunione con le suore della Congregazione, incontro richiesto dai genitori, date le voci circolanti sulle difficoltà della scuola relative ai prossimi cicli scolastici.
Alla base di tutto l’impossibilità, da parte della Congregazione avente sede a Torino, di continuare a sostenere i costi della struttura. A cui si sono aggiunti numeri non sufficienti per dare il via sia alla prima elementare, sia alla prima media.
Situazione che, lamentano i genitori, avrebbe dovuto essere prospettata loro con largo anticipo: in molti si sono detti, durante la riunione, disposti a trovare una soluzione a tempo debito, per il proseguo dell’attività del Santa Caterina. Dalla campagna per pubblicizzare l’istituto all’aumento delle quote d’iscrizione, già di per sé impegnative. L’annuncio dato dalle suore pur con rammarico, però, non fa presagire ripensamenti.
Scelta “amara”. Quel che resta, da parte dei genitori, è il dispiacere di rinunciare a un servizio di qualità, dice un padre. Oltre alla triste condizione che vede le insegnanti - l'istituto comprende materna, primaria e secondaria di primo grado - presto in cerca di un nuovo posto di lavoro e le famiglie costrette ora a decidere se continuare lì ancora per l’ultimo anno scolastico, il 2015-2016, o iscrivere i propri figli altrove. Una possibile diaspora che il territorio dovrà assorbire. E che, termine di iscrizione alle scuole pubbliche permettendo , riguarderà in tutta probabilità gli altri istituti cattolici presenti sul territorio, come il Losana e l’Istituto La Marmora - I Fratelli delle Scuole Cristiane.
Giovanna Boglietti