Sanità, Piunti si dimette. Anzi, no

Sanità, Piunti si dimette. Anzi, no
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Sono stati giorni di “passione” all’interno dell’Asl di Biella quelli appena trascorsi. Giorni in cui si è prospettato inizialmente un ribaltone nel ruolo di direttore sanitario attualmente ricoperto da Franco Piunti che ha annunciato la sua intenzione di dimettersi per curare con maggiore attenzione un progetto legato a un Master all’università di Biella.

 Il tutto a due mesi dalla naturale scadenza del suo mandato. Una decisione che, soprattutto in casa Pd ha creato non poche reazioni che hanno poi fatto propendere Piunti per una marcia indietro nella giornata di ieri. E pensare che era già stato individuato anche il suo successore. Ma andiamo con ordine.

Le dimissioni di Franco Piunti dal ruolo di direttore sanitario sono state paventate nella giornata di venerdì. E subito è emersa la figura chiamata a sostituirlo. La scelta era caduta sull’attuale direttore dei distretti dell’Asl di Vercelli, Massimiliano Panella, professore universitario all’Università del Piemonte Orientale a Novara. La voce di questo avvicendamento, a due mesi dalla naturale scadenza del mandato dello stesso Piunti, hanno creato non pochi imbarazzi e reazioni forti, soprattutto all’interno del Partito Democratico. Tanto da smuovere diversi rappresentanti della politica locale, pronto a fare le barricate contro questa operazione.

La pressione  su Franco Piunti in particolare, ma su tutti i vertici dell’Asl in generale è stata talmente forte da portare lo stesso Piunti a una clamorosa marcia indietro, stoppando una operazione che, secondo i bene informati, avrebbe costituito un ticket per l’attuale direttore generale dell’Asl di Biella, Gianfranco Zulian, per una riconferma ai vertici dell’Azienda sanitaria. Voci che, comunque, non trovano conferma ufficiale.

«Troppi impegni».  Piunti, contattato telefonicamente, conferma la marcia indietro. «Devo seguire un nuovo progetto di Master per l’Università - dice lo stesso Piunti - legato alle nuove tecnologie e a Tessile e Salute. Il mese di febbraio per me si preannunciava difficilissimo a causa dei molteplici impegni, così avevo preso questa decisione. Poi, dopo essermi consultato con il direttore generale e il direttore amministrativo ho deciso di rimanere al mio posto fino alla fine del mandato». A pesare in maniera forte sono state soprattutto le pressioni politiche. Nei prossimi giorni si attendono ulteriori novità in merito alla partita. Anche se di dimissioni non si dovrebbe più sentire parlare.

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