Salire al monte Mars può essere rischioso

Salire al monte Mars può essere rischioso
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L'allarme è arrivato nei giorni scorsi direttamente dalla pagina Facebook di uno dei sodalizi che meglio conoscono lo stato dei sentieri e delle montagne della Conca di Oropa.
Roberto Munarin, anima del gruppo chiodatori Ai-Gat ad Piumb, ha utilizzato proprio uno dei canali più popolari per lanciare un allarme che, al di là dell'indubbia utilità per tutti gli escursionisti, ora ci sia auspica venga colto dai soggetti in grado di intervenire in merito. Al centro dell'attenzione  il sentiero D23, quello che percorre la cosiddetta via normale al Mars, la più alta cima delle Alpi biellesi: una linea che, dall'arrivo della Funivia, sale in direzione del laghetto del Monte Rosso per avvicinarsi poi al Colle Chardon e alla ferrata Ciao Miki. Il tratto, nell'ultima parte, da sempre richiede una certa attenzione: raggiunta la cresta del Mars, alcuni passaggi su roccia sono infatti aiutati dalla presenza di corde fisse. Ed è  qui che, oggi, si corrono i rischi  maggiori. Purtroppo le corde fisse sono assolutamente inaffidabili, in ogni caso, se decidete di usarle prestate la massima attenzione. Ma il pericolo riguarda anche il sentiero: "La neve e il disgelo - spiega Munarin, che è considerato uno dei massimi conoscitori della zona, chiodatore  di tutte le vie del progetto Oropa verticale - se ne sono portati via parecchi tratti. La speranza (e su Facebook c'è già chi tira in ballo gli interessati: Comune di Pollone, Cai e unione montana) è che il tratto ora venga messo in sicurezza al più presto, perché la stagione estiva  appena iniziata - conclude Munarin - Speriamo che nel frattempo nessuno si faccia male, o peggio... Ma forse, se si facesse un minimo di manutenzione ordinaria, non dovremmo arrivare a tanto, non credete?".
Veronica Balocco

L'allarme è arrivato nei giorni scorsi direttamente dalla pagina Facebook di uno dei sodalizi che meglio conoscono lo stato dei sentieri e delle montagne della Conca di Oropa.
Roberto Munarin, anima del gruppo chiodatori Ai-Gat ad Piumb, ha utilizzato proprio uno dei canali più popolari per lanciare un allarme che, al di là dell'indubbia utilità per tutti gli escursionisti, ora ci sia auspica venga colto dai soggetti in grado di intervenire in merito. Al centro dell'attenzione  il sentiero D23, quello che percorre la cosiddetta via normale al Mars, la più alta cima delle Alpi biellesi: una linea che, dall'arrivo della Funivia, sale in direzione del laghetto del Monte Rosso per avvicinarsi poi al Colle Chardon e alla ferrata Ciao Miki. Il tratto, nell'ultima parte, da sempre richiede una certa attenzione: raggiunta la cresta del Mars, alcuni passaggi su roccia sono infatti aiutati dalla presenza di corde fisse. Ed è  qui che, oggi, si corrono i rischi  maggiori. Purtroppo le corde fisse sono assolutamente inaffidabili, in ogni caso, se decidete di usarle prestate la massima attenzione. Ma il pericolo riguarda anche il sentiero: "La neve e il disgelo - spiega Munarin, che è considerato uno dei massimi conoscitori della zona, chiodatore  di tutte le vie del progetto Oropa verticale - se ne sono portati via parecchi tratti. La speranza (e su Facebook c'è già chi tira in ballo gli interessati: Comune di Pollone, Cai e unione montana) è che il tratto ora venga messo in sicurezza al più presto, perché la stagione estiva  appena iniziata - conclude Munarin - Speriamo che nel frattempo nessuno si faccia male, o peggio... Ma forse, se si facesse un minimo di manutenzione ordinaria, non dovremmo arrivare a tanto, non credete?".
Veronica Balocco

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