Sale slot, è già battaglia sugli orari

Sale slot, è già battaglia sugli orari
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BIELLA - Non è ancora iniziata la vertenza sulla regolarità o meno dell’apertura della nuova sala slot in via Torino, all’interno dell’ex ristorante Prinz Grill, che la “battaglia” tra l’imprenditore Pier Giorgio Jeantet e il Comune di Biella si sposta già su un livello successivo. Ossia quello degli orari di apertura. Perché il weekend porta consiglio e Jeantet l’ha passato da una parte a lavorare nelle sue molteplici attività e dall’altro a studiare le normative, alla luce dell’annuncio dell’arrivo di una ordinanza comunale per la regolamentazione degli orari di accensione delle macchinette. «Ci sono sentenze del Consiglio di Stato - dice Jeantet - che parlano chiaro». E dicono che l’organo competente per individuare gli orari di apertura delle sale slot sono le Questure. «I Comuni, checché ne dica la nuova legge regionale - sottolinea Jeantet - hanno al massimo voce in capitolo per quanto riguarda le attività che hanno ricevuto una licenza comunale. E questo non vale per le slot machine».

Per quanto riguarda la legge regionale, poi, Jantet ha una sua opinione. «Aspettiamo la conferenza Stato Regioni - sottolinea -. Proprio nei giorni scorsi la Sardegna ha accettato un accordo con il Governo per la spartizione delle entrate dovute alle slot. E credo che alla fine andrà così ovunque». Quindi la vicenda legata alla nuova legge regionale, secondo l’imprenditore, subirà delle modifiche dopo la conferenza.

Sulla vicenda della diffida del Comune per la sala slot di via Torino, legata al piano regolatore che non prevede questo determinato tipo di attività in quella zona della città, Jeantet produrrà la documentazione necessaria nei prossimi giorni. La scadenza è infatti fissata per venerdì prossimo. Partendo dall’autorizzazione rilasciata dalla Questura, però, l’imprenditore appare abbastanza tranquillo, anche se sulla vicenda preferisce glissare. «Stiamo producendo la documentazione necessaria per rispondere al Comune. Siamo quasi pronti, dobbiamo solo limare alcuni particolari. Ma per il momento preferiamo non dire ancora nulla. Parleremo a tempo debito».

Enzo Panelli

BIELLA - Non è ancora iniziata la vertenza sulla regolarità o meno dell’apertura della nuova sala slot in via Torino, all’interno dell’ex ristorante Prinz Grill, che la “battaglia” tra l’imprenditore Pier Giorgio Jeantet e il Comune di Biella si sposta già su un livello successivo. Ossia quello degli orari di apertura. Perché il weekend porta consiglio e Jeantet l’ha passato da una parte a lavorare nelle sue molteplici attività e dall’altro a studiare le normative, alla luce dell’annuncio dell’arrivo di una ordinanza comunale per la regolamentazione degli orari di accensione delle macchinette. «Ci sono sentenze del Consiglio di Stato - dice Jeantet - che parlano chiaro». E dicono che l’organo competente per individuare gli orari di apertura delle sale slot sono le Questure. «I Comuni, checché ne dica la nuova legge regionale - sottolinea Jeantet - hanno al massimo voce in capitolo per quanto riguarda le attività che hanno ricevuto una licenza comunale. E questo non vale per le slot machine».

Per quanto riguarda la legge regionale, poi, Jantet ha una sua opinione. «Aspettiamo la conferenza Stato Regioni - sottolinea -. Proprio nei giorni scorsi la Sardegna ha accettato un accordo con il Governo per la spartizione delle entrate dovute alle slot. E credo che alla fine andrà così ovunque». Quindi la vicenda legata alla nuova legge regionale, secondo l’imprenditore, subirà delle modifiche dopo la conferenza.

Sulla vicenda della diffida del Comune per la sala slot di via Torino, legata al piano regolatore che non prevede questo determinato tipo di attività in quella zona della città, Jeantet produrrà la documentazione necessaria nei prossimi giorni. La scadenza è infatti fissata per venerdì prossimo. Partendo dall’autorizzazione rilasciata dalla Questura, però, l’imprenditore appare abbastanza tranquillo, anche se sulla vicenda preferisce glissare. «Stiamo producendo la documentazione necessaria per rispondere al Comune. Siamo quasi pronti, dobbiamo solo limare alcuni particolari. Ma per il momento preferiamo non dire ancora nulla. Parleremo a tempo debito».

Enzo Panelli

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