Ruspe sui morti
La riesumazione dei corpi sepolti nei cimiteri è un’operazione delicata. Molto delicata. E a rischio polemiche, che in paese si sono presentate puntualmente in occasione dei lavori decisi dall’amministrazione comunale.
Il caso. Nei giorni scorsi, vicini alla festa del 1° Novembre, il Comune ha dato il via alle operazioni di esumazione di sedici defunti, come da prassi dopo un certo numero di anni dalla sepoltura. Nel corso dell’intervento degli operai, Piero Franzoi ha assistito all’intervento di un piccolo escavatore che per rimuovere le lapidi passava sulle tombe, compresa quella del padre mancato diversi anni fa. «Mi è parso un modo irrispetoso di procedere - spiega l’uomo -. Non solo nei confronti di mio papà, ma di tutti i defunti. Mi sono recato al cimitero e ho potuto vedere con i miei occhi il singolare modo di effettuare questi lavori. Mi sono quindi molto arrabbiato e ho subito contattato l’assessore competente e il sindaco per chiedere spiegazioni sulla vicenda. Al di là di questo aspetto, che reputo vergognoso, tengo comunque a ringraziare il Comune, che mi ha concesso di avvicinare le spoglie di mio padre a quelle di mia madre all’interno del camposanto». Il sindaco si difende.