«Ritirate la delibera sugli asili nido»
BIELLA - La campagna d’autunno per arrivare a far cambiare idea alla giunta comunale sull’esternalizzazione di due asili nido è ufficialmente partita. A farsene promotori non sono i consiglieri di Palazzo Oropa che stanno tra i banchi della minoranza, bensì due esponenti della maggioranza. Giuseppe Faraci, uscito da poco dal Pd proprio a causa delle divergenze dettate dalla questioni nidi, e Doriano Raise, ex assessore ed ex segretario provinciale del partito. «Stiamo predisponendo una mozione - spiega Faraci - per arrivare ad impegnare la maggioranza al ritiro della delibera che sancisce l’esternalizzazione degli asili di Chiavazza e del Masarone. Il documento è ai dettagli, poi lo condivideremo con altri membri della maggioranza, sperando di raccogliere altre adesioni». Che, a quanto pare, sono nell’aria anche se la firma in calce al documento per ora è solo quella di Faraci e di Raise.
Oltre a chiedere il ritiro della delibera e una condivisione di una nuova strada da percorrere per mantenere gli asili nido pubblici, Faraci e Raise fanno riferimento anche a quello che è successo in questi mesi nella vicina Torino. «Sfruttando una nuova legge - sottolinea Faraci - il piano di assunzioni triennale stilato dalla giunta di Piero Fassino prevede l’assunzione di un centinaio di addetti all’anno da destinare proprio agli asili. Non vedo perché non si possa intraprendere questa strada anche a Biella. Tutto nasce infatti dalla mancanza di personale e dal blocco del turnover. Se si possono sbloccare le assunzioni la situazione potrebbe essere totalmente rivista». Se, come probabile, anche la minoranza appoggerà la mozione presentata da Faraci-Raise, basterebbero pochi consiglieri, tre per la precisione, per obbligare la giunta comunale al ritiro della delibera “incriminata”. Una situazione intricata, un vero esame per l’esecutivo guidato da Marco Cavicchioli.
Enzo Panelli
BIELLA - La campagna d’autunno per arrivare a far cambiare idea alla giunta comunale sull’esternalizzazione di due asili nido è ufficialmente partita. A farsene promotori non sono i consiglieri di Palazzo Oropa che stanno tra i banchi della minoranza, bensì due esponenti della maggioranza. Giuseppe Faraci, uscito da poco dal Pd proprio a causa delle divergenze dettate dalla questioni nidi, e Doriano Raise, ex assessore ed ex segretario provinciale del partito. «Stiamo predisponendo una mozione - spiega Faraci - per arrivare ad impegnare la maggioranza al ritiro della delibera che sancisce l’esternalizzazione degli asili di Chiavazza e del Masarone. Il documento è ai dettagli, poi lo condivideremo con altri membri della maggioranza, sperando di raccogliere altre adesioni». Che, a quanto pare, sono nell’aria anche se la firma in calce al documento per ora è solo quella di Faraci e di Raise.
Oltre a chiedere il ritiro della delibera e una condivisione di una nuova strada da percorrere per mantenere gli asili nido pubblici, Faraci e Raise fanno riferimento anche a quello che è successo in questi mesi nella vicina Torino. «Sfruttando una nuova legge - sottolinea Faraci - il piano di assunzioni triennale stilato dalla giunta di Piero Fassino prevede l’assunzione di un centinaio di addetti all’anno da destinare proprio agli asili. Non vedo perché non si possa intraprendere questa strada anche a Biella. Tutto nasce infatti dalla mancanza di personale e dal blocco del turnover. Se si possono sbloccare le assunzioni la situazione potrebbe essere totalmente rivista». Se, come probabile, anche la minoranza appoggerà la mozione presentata da Faraci-Raise, basterebbero pochi consiglieri, tre per la precisione, per obbligare la giunta comunale al ritiro della delibera “incriminata”. Una situazione intricata, un vero esame per l’esecutivo guidato da Marco Cavicchioli.
Enzo Panelli