Rifiuti pericolosi, servono chiarimenti

Rifiuti pericolosi, servono chiarimenti
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COSSATO - La richiesta di permesso che l’impresa Eva Nigro ha avanzato nelle scorse settimane in Provincia, allo scopo di installare di un servizio di stoccaggio temporaneo di rifiuti speciali pericolosi in località Masseria, non può essere accolta così com’è. E, per procedere nel suo iter autorizzativo, deve quindi essere integrata di una serie di chiarimenti. E’ quanto ha stabilito la Conferenza dei servizi che giovedì, alla presenza dei sindaci di Cossato e di tutti i Comuni confinanti, oltre che dei rappresentanti dell’Asl, dell’Arpa e della Provincia, ha analizzato la domanda presentata dall’azienda, nei confronti della quale già nei giorni scorsi si erano palesate le preoccupazioni dei residenti in via Vercellotti.

Il tavolo tecnico ha dunque stabilito che il progetto, che nelle intenzioni dovrebbe ampliare i servizi resi dall’impresa, la quale oggi si occupa solo di recupero di materiali ferrosi, necessita di approfondimenti. In particolare, sono stati chieste ulteriori  informazioni in merito ad una tettoia e ad alcune opere murarie previste, dal momento che nel progetto presentato mancavano alcune specificazioni. Prima di rilasciare l’autorizzazione alla realizzazione, infatti, la Conferenza dei servizi ha il dovere di verificare che tutte le normative siano rispettate. E così è avvenuto. 

Il progetto per il quale l’impresa Eva Nigro ha chiesto l’autorizzazione non ha nulla a che fare con una discarica, ma con il solo stoccaggio temporaneo di rifiuti speciali in vista del successivo trasporto verso aziende specializzate nella fase di recupero. Rifiuti che comprendono, nel dettaglio, accumulatori, batterie al piombo, apparecchi elettrici ed elettronici, parti di ricambio, liquidi e olii di macchinario, indumenti sporchi d’olio. Le voci relative alla presentazione della domanda avevano scatenato qualche preoccupazione tra gli abitanti della zona, qualche giorno fa. Ma Graziano Stevanin, responsabile provinciale del provvedimento, aveva subito tranquillizzare tutti. «Il compito della Provincia è quello di garantire che dalle attività per le quali viene inoltrata richiesta non derivino danni, né per la salute, né per l’ambiente». 

Veronica Balocco

COSSATO - La richiesta di permesso che l’impresa Eva Nigro ha avanzato nelle scorse settimane in Provincia, allo scopo di installare di un servizio di stoccaggio temporaneo di rifiuti speciali pericolosi in località Masseria, non può essere accolta così com’è. E, per procedere nel suo iter autorizzativo, deve quindi essere integrata di una serie di chiarimenti. E’ quanto ha stabilito la Conferenza dei servizi che giovedì, alla presenza dei sindaci di Cossato e di tutti i Comuni confinanti, oltre che dei rappresentanti dell’Asl, dell’Arpa e della Provincia, ha analizzato la domanda presentata dall’azienda, nei confronti della quale già nei giorni scorsi si erano palesate le preoccupazioni dei residenti in via Vercellotti.

Il tavolo tecnico ha dunque stabilito che il progetto, che nelle intenzioni dovrebbe ampliare i servizi resi dall’impresa, la quale oggi si occupa solo di recupero di materiali ferrosi, necessita di approfondimenti. In particolare, sono stati chieste ulteriori  informazioni in merito ad una tettoia e ad alcune opere murarie previste, dal momento che nel progetto presentato mancavano alcune specificazioni. Prima di rilasciare l’autorizzazione alla realizzazione, infatti, la Conferenza dei servizi ha il dovere di verificare che tutte le normative siano rispettate. E così è avvenuto. 

Il progetto per il quale l’impresa Eva Nigro ha chiesto l’autorizzazione non ha nulla a che fare con una discarica, ma con il solo stoccaggio temporaneo di rifiuti speciali in vista del successivo trasporto verso aziende specializzate nella fase di recupero. Rifiuti che comprendono, nel dettaglio, accumulatori, batterie al piombo, apparecchi elettrici ed elettronici, parti di ricambio, liquidi e olii di macchinario, indumenti sporchi d’olio. Le voci relative alla presentazione della domanda avevano scatenato qualche preoccupazione tra gli abitanti della zona, qualche giorno fa. Ma Graziano Stevanin, responsabile provinciale del provvedimento, aveva subito tranquillizzare tutti. «Il compito della Provincia è quello di garantire che dalle attività per le quali viene inoltrata richiesta non derivino danni, né per la salute, né per l’ambiente». 

Veronica Balocco

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