Rifiuti, nuove regole

Rifiuti, nuove regole
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Da luglio i mezzi di raccolta dell’immondizia indifferenziata non passeranno più due volte alla settimana per svuotare i cassonetti ma solamente una. La decisione inizialmente coinvolgerà i quartieri collinari della città, Oremo, Barazzetto, Vandorno, Cossila San Giovanni e San Grato, Favaro, Oropa, Pavignano e Vaglio, ma è possibile che in futuro possa essere esteso anche ad altre realtà cittadine.

A renderlo noto non è il Comune di Biella ma il gruppo consigliare del Partito Democratico con una interrogazione ispirata dall’ex assessore all’ambiente Diego Presa. «Nonostante la raccolta differenziata si sia assestata nel 2011 attorno al 55% - dicono Presa, Nicoletta Favero, Sergio Leone,  Vittorio Barazzotto e Doriano Raise , la distanza da recuperare rispetto agli obiettivi fissati dal ministero per il 2012, ovvero il 65%, è ancora notevole. La media del primo trimestre dell'anno in corso non segnala infatti scostamenti rispetto al 2011 e non supera il 55%». Questo provvedimento adottato dall’amministrazione potrebbe far migliorare le cose. «E’ una scelta sicuramente coraggiosa - dicono dal Pd - e, come abbiamo già avuto modo di sottolineare, strategica ai fini del potenziamento della raccolta differenziata, ma con il rischio di apparire impopolare se non preparata con una adeguata informazione preliminare ed un serio richiamo alla responsabilità dei cittadini interessati che su base annua consentirebbero di risparmiare circa 230mila euro in bolletta oltre ai ricavi della differenziata (sarebbero 500mila euro se l'estensione fosse a tutta la città)».

Come fare.  Per far funzionare la raccolta una volta la settimana sarà fondamentale aumentare la raccolta differenziata. «Occorre - dice Presa -  togliere dai cassonetti marroni la maggiore quantità di plastica (40% del volume) e la maggiore quantità di sostanze organiche (40% del peso) particolarmente odoranti in particolare d'estate. In caso contrario i bidoni potrebbero essere pieni oltremodo e, se aperti,  particolarmente odoranti. Ora, siccome oggi viene separata solo la metà della plastica ovvero il 4% circa su un potenziale dell'8%, e solo il 13% dell'organico rispetto al 40%, sulla base dell'esperienza delle altre città piemontesi che in gran parte già fanno la raccolta settimanale dell'indifferenziata, riteniamo indispensabile una specifica e preliminare informazione al riguardo, in particolare sulle sostanze organiche che, se separate correttamente eviterebbero il disagio dell'odore e garantirebbero l'obiettivo del 65%».
Enzo Panelli

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