Rifiuti, nel 2018 la produzione non dovrà superare i 190 kg per abitante

Rifiuti, nel 2018 la produzione non dovrà superare i 190 kg per abitante
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Il Consiglio regionale ha approvato, nella seduta del 28 dicembre, il disegno di legge che riscrive le Norme in materia di gestione dei rifiuti e servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani. “La nuova legge – spiega il consigliere regionale Pd Domenico Rossi – si affianca al piano regionale sui rifiuti e opera un’integrale revisione della legislazione di settore, comprendendo in un unico testo normativo la disciplina di materie che fino a oggi erano regolate da più leggi”.

“Il provvedimento – prosegue Rossi – è frutto di un lungo lavoro che ha coinvolto numerosi soggetti al fine di renderlo il più condiviso possibile. Il nuovo impianto della governance prevede che siano i Comuni,  singolarmente o in forma associata, a gestire l’organizzazione integrata dei rifiuti urbani. Si prevedono degli ambiti ottimali provinciali per la gestione dei rifiuti e un ambito regionale per la programmazione e la realizzazione degli impianti di smaltimento. All’Ato regionale parteciperanno anche le province piemontesi”.
“Molto importanti – precisa il Consigliere Rossi – sono anche gli obiettivi della legge che, a partire dai principi di economia circolare, prevede l’adozione della tariffa puntuale, il riuso dei rifiuti come elementi di un nuovo ciclo produttivo e la diminuzione di produzione di rifiuto che, entro il 2018, non dovrà  superare i 190 chilogrammi per abitante per quanto riguarda i rifiuti urbani, scendendo a 159 nel 2020”.

Il Consiglio regionale ha approvato, nella seduta del 28 dicembre, il disegno di legge che riscrive le Norme in materia di gestione dei rifiuti e servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani. “La nuova legge – spiega il consigliere regionale Pd Domenico Rossi – si affianca al piano regionale sui rifiuti e opera un’integrale revisione della legislazione di settore, comprendendo in un unico testo normativo la disciplina di materie che fino a oggi erano regolate da più leggi”.

“Il provvedimento – prosegue Rossi – è frutto di un lungo lavoro che ha coinvolto numerosi soggetti al fine di renderlo il più condiviso possibile. Il nuovo impianto della governance prevede che siano i Comuni,  singolarmente o in forma associata, a gestire l’organizzazione integrata dei rifiuti urbani. Si prevedono degli ambiti ottimali provinciali per la gestione dei rifiuti e un ambito regionale per la programmazione e la realizzazione degli impianti di smaltimento. All’Ato regionale parteciperanno anche le province piemontesi”.
“Molto importanti – precisa il Consigliere Rossi – sono anche gli obiettivi della legge che, a partire dai principi di economia circolare, prevede l’adozione della tariffa puntuale, il riuso dei rifiuti come elementi di un nuovo ciclo produttivo e la diminuzione di produzione di rifiuto che, entro il 2018, non dovrà  superare i 190 chilogrammi per abitante per quanto riguarda i rifiuti urbani, scendendo a 159 nel 2020”.

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