Rifiuti dal Milanese, no grazie!
(6 dic) Alice 2 scampa i rifiuti dellex Sisas. Durante la Conferenza dei Servizi tenutasi giovedì scorso nella sede della Provincia di Vercelli il fronte compatto dei no ha avuto la meglio sulla richiesta di inserimento temporaneo di un nuovo codice Catalogo europeo dei rifiuti avanzato dallazienda che gestisce il sito di Alice 2. Con il nuovo codice ad Alice 2 sarebbe stato consentito lo smaltimento dei rifiuti in arrivo dallex polo chimico di Pioltello nel Milanese, con stoccaggio di nerofumo e idrocarburi aromatici, il tutto in virtù dellappalto per la bonifica dellex Sisas recentemente vinto dalla Daneco stessa.
Alice 2 scampa i rifiuti dellex Sisas. Durante la Conferenza dei Servizi tenutasi giovedì scorso nella sede della Provincia di Vercelli il fronte compatto dei no ha avuto la meglio sulla richiesta di inserimento temporaneo di un nuovo codice Catalogo europeo dei rifiuti avanzato dallazienda che gestisce il sito di Alice 2. Con il nuovo codice ad Alice 2 sarebbe stato consentito lo smaltimento dei rifiuti in arrivo dallex polo chimico di Pioltello nel Milanese, con stoccaggio di nerofumo e idrocarburi aromatici, il tutto in virtù dellappalto per la bonifica dellex Sisas recentemente vinto dalla Daneco stessa.
Il ritiro dellistanza si deve alle forti motivazioni di diniego portate in Conferenza dalle amministrazioni locali di Cavaglià e Alice Castello e al parere negativo avanzato anche da Azienda sanitaria locale, Legambiente, Arpa e Comitato Valledora. Tra i punti a sfavore delliniziativa alcune problematiche legate ai campionamenti affidati a laboratori privati, senza una corretta visione superparte, ma in primis la sottolineata destinazione di Alice 2 a sito di bonifica anziché di discarica.
«Lo abbiamo evidenziato allinterno del documento congiunto stilato con Alice Castello che abbiamo portato in Conferenza spiega il sindaco di Cavaglià Giancarlo Borsoi . Lo studio è stato redatto da un professionista, Attilio Tornavacca, che ha evidenziato i motivi per cui Alice 2 non è unarea adatta a tale tipo di stoccaggio». Sullo studio si è espresso anche con un documento unitario di maggioranza e opposizione il consiglio comunale di Cavaglià, riunitosi martedì scorso. Nel documento si precisa anche come Valledora sia unarea di ricarica delle falde acquifere. Punto su cui entrano in gioco i comuni confinanti con Alice 2, come Santhià e Tronzano, che hanno partecipato attivamente al fronte del no, insieme a Viverone, che ha espresso la propria solidarietà con un comunicato ufficiale.
Soddisfatti anche i rappresentanti del Comitato Valledora, che hanno manifestato davanti alla Provincia durante la Conferenza, con lappoggio del rappresentante alla Regione per il Movimento Cinque Stelle, Davide Bono. Sottolineata anche limportanza della territorialità dei rifiuti, il sito ex Sisas, infatti, è in regione Lombardia e pare poco congruo che se ne accolli i rifiuti unarea piemontese, questo malgrado lentità nazionale del problema: in caso di mancata bonifica nei tempi previsti, arriverà a carico dellItalia, per lex polo chimico, una multa dallUnione Europea pari a 200 mila euro al giorno, e quelli saranno comunque soldi dei contribuenti. Resta il fatto che Daneco non opera solo nel sito di Alice 2, la società ha una serie di aree a disposizione tra le quali si trove rà luogo più adatto per lo smaltimento, magari non senza altre polemiche. La vittoria dei Comuni e delle associazioni in Conferenza dei servizi potrebbe creare anche un precedente, secondo Lucia Scagnolato del gruppo di opposizione cavagliese, Sviluppo e Trasparenza per Cavaglià. «Fino ad oggi, per trentanni ci si è nascosti dietro al fatto che le amministrazioni locali non avrebbero avuto potere decisionale, ma come dimostra il caso dellex Sisas se tutti prendono una posizione precisa i risultati arrivano» spiega. Mentre il Movimento Valledora mette in campo limportanza di predisporre un piano cave a livello regionale, per una maggiore tutela di tutti i territori.
6 dicembre 2010