«Ricevi aiuti? Se puoi, ricambia»

«Ricevi aiuti? Se puoi, ricambia»
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COSSATO - Nel corso di una riunione operativa delle associazioni aderenti alla rete di solidarietà, svoltasi, nei giorni scorsi, nei locali del Cissabo, presieduta dal vicesindaco ed assessore ai servizi sociali Enrico Moggio, sono emerse alcune interessanti novità.

Ultimamente, ha aderito alla rete una nuova associazione: si chiama Humanitas Cossato, ed ha sede in via Paruzza 144, il cui presidente è Franco Staccini. Quelle già aderenti, da tempo, alla rete sono, invece: il Gruppo di Volontariato Vincenziamo dell'Assunta, l’associazione La Speranza dell’omonima parrocchia, il Gruppo carità della parrocchia di Ronco, l’Emporio della Caritas, l’associazione missionaria cristiana Ministero Sabaoth, il Fondo Maria Bianco, il convento dei frati della Spolina e la Croce Rossa di Cossato.

«Già qualche tempo fa, - ha affermato il vicesindaco ed assessore ai servizi sociali Enrico Moggio - ci eravamo resi conto che c’è poca disponibilità fra i fruitori del progetto “Fra Galdino’’ e dei contributi elargiti nei confronti delle associazioni che ne fanno parte. Non c’è, infatti, una adeguata correlazione fra quanti ricevono degli aiuti in denaro (per il pagamento di bollette luce, gas, canone di affitto, e così via) oppure in generi alimentari, e quanti li danno, nel senso che si vorrebbe che, chi riceve un aiuto, debba prendere un certo impegno nei confronti delle associazioni». In pratica, il vicesindaco ha proposto che chi accede ad aiuti, ovviamente se la persona è in grado di farlo (il capofamiglia o i suoi figli) si debba rendere disponibile a prestare un servizio, sotto forma di volontariato, alle locali associazioni che fanno parte della “rete’’.

I lavori che queste persone potrebbe effettuare sono diversi; ad esempio pulire i cortili degli oratori, le aule per il catechismo, ma anche fare dei lavoretti nelle sedi delle associazioni, e così via. Il problema potrebbe essere rappresentato dalle assicurazioni. Per questo, quanto prima, verrà stilato un elenco delle persone che, attualmente, usufruiscono degli aiuti e che sarebbero in grado di dare una mano, ed un elenco dei lavoretti che si potrebbero far fare da queste persone. Poi, l’assessore si rivolgerà a delle associazioni per richiedere loro dei preventivi ed anche dei consigli pratici e di operatività.

Nel frattempo, Moggio ha chiesto alle associazioni di volontariato se sono disponibili a sottoscrivere, con il Comune, un protocollo d’intesa al riguardo, ottenendo le più ampie assicurazioni da parte di tutte le associazioni. Un passo necessario per andare avanti nella realizzazione della iniziativa.

Franco Graziola

COSSATO - Nel corso di una riunione operativa delle associazioni aderenti alla rete di solidarietà, svoltasi, nei giorni scorsi, nei locali del Cissabo, presieduta dal vicesindaco ed assessore ai servizi sociali Enrico Moggio, sono emerse alcune interessanti novità.

Ultimamente, ha aderito alla rete una nuova associazione: si chiama Humanitas Cossato, ed ha sede in via Paruzza 144, il cui presidente è Franco Staccini. Quelle già aderenti, da tempo, alla rete sono, invece: il Gruppo di Volontariato Vincenziamo dell'Assunta, l’associazione La Speranza dell’omonima parrocchia, il Gruppo carità della parrocchia di Ronco, l’Emporio della Caritas, l’associazione missionaria cristiana Ministero Sabaoth, il Fondo Maria Bianco, il convento dei frati della Spolina e la Croce Rossa di Cossato.

«Già qualche tempo fa, - ha affermato il vicesindaco ed assessore ai servizi sociali Enrico Moggio - ci eravamo resi conto che c’è poca disponibilità fra i fruitori del progetto “Fra Galdino’’ e dei contributi elargiti nei confronti delle associazioni che ne fanno parte. Non c’è, infatti, una adeguata correlazione fra quanti ricevono degli aiuti in denaro (per il pagamento di bollette luce, gas, canone di affitto, e così via) oppure in generi alimentari, e quanti li danno, nel senso che si vorrebbe che, chi riceve un aiuto, debba prendere un certo impegno nei confronti delle associazioni». In pratica, il vicesindaco ha proposto che chi accede ad aiuti, ovviamente se la persona è in grado di farlo (il capofamiglia o i suoi figli) si debba rendere disponibile a prestare un servizio, sotto forma di volontariato, alle locali associazioni che fanno parte della “rete’’.

I lavori che queste persone potrebbe effettuare sono diversi; ad esempio pulire i cortili degli oratori, le aule per il catechismo, ma anche fare dei lavoretti nelle sedi delle associazioni, e così via. Il problema potrebbe essere rappresentato dalle assicurazioni. Per questo, quanto prima, verrà stilato un elenco delle persone che, attualmente, usufruiscono degli aiuti e che sarebbero in grado di dare una mano, ed un elenco dei lavoretti che si potrebbero far fare da queste persone. Poi, l’assessore si rivolgerà a delle associazioni per richiedere loro dei preventivi ed anche dei consigli pratici e di operatività.

Nel frattempo, Moggio ha chiesto alle associazioni di volontariato se sono disponibili a sottoscrivere, con il Comune, un protocollo d’intesa al riguardo, ottenendo le più ampie assicurazioni da parte di tutte le associazioni. Un passo necessario per andare avanti nella realizzazione della iniziativa.

Franco Graziola

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