Rapinato nell’area caldaie dell’ospedale

Pubblicato:
Aggiornato:
Rapinato nell’area caldaie dell’ospedale
Tecnico del turno di notte derubato da due banditi armati
 
«Mi hanno puntato addosso una pistola, picchiato e derubato...». E’ quanto ha raccontato ai poliziotti l’operatore di turno della sala termica dell’ospedale, 46 anni, di Biella, che ieri notte intorno alle 4 e mezza è stato rapinato da due sconosciuti con il volto coperto dal passamontagna e armati di pistola. Il tecnico è stato spintonato, picchiato con un calcio in pancia e minacciato.
 

Rapinato nell’area caldaie dell’ospedale
Tecnico del turno di notte derubato da due banditi armati

 
   
«Mi hanno puntato addosso una pistola, picchiato e derubato...». E’ quanto ha raccontato ai poliziotti l’operatore di turno della sala termica dell’ospedale, 46 anni, di Biella, che ieri notte intorno alle 4 e mezza è stato rapinato da due sconosciuti con il volto coperto dal passamontagna e armati di pistola. Il tecnico è stato spintonato, picchiato con un calcio in pancia e minacciato. Visitato e medicato al pronto soccorso, è stato subito dimesso con prognosi di una settimana.
In quei drammatici secondi, il dipendente dell’Asl è stato tra l’altro derubato del portafogli (contenente solo 60 euro), del suo cellulare, del cellulare di servizio e dell’orologio. Un episodio dai risvolti ancora poco chiari, sul quale stanno ora indagando gli agenti della Squadra mobile coordinati dal commissario Maria Assunta Ghizzoni. I due banditi dovevano conoscere molto bene quell’area dell’ospedale.
Per entrare devono aver scavalcato il portone che si affaccia su via Marconi, a poca distanza dall’ingresso dell’obitorio. In quella zona c’è una telecamera in funzione, ma è puntata solo da una parte. I due sconosciuti conoscevano forse anche questo particolare. Sono quindi scesi nel seminterrato, dove uffici, corridoi e altri numerosi vani, confonderebbero chiunque si trovasse a dover passare per la prima volta da quelle parti. I due hanno invece raggiunto senza difficoltà l’ufficio dove si trovava il tecnico del  turno di notte (la zona caldaie è ovviamente presidiata 24 ore su 24)  e hanno bussato.
«Pensavo fosse la guardia giurata o un elettricista. Ho quindi aperto senza problemi...», ha spiegato l’operatore ai poliziotti. Si è invece trovato di fronte la canna di una pistola. Dei due banditi, ha sempre parlato uno solo. Era italiano e non aveva particolari inflessioni dialettali. Dopo che l’operatore è stato gettato a terra, picchiato e derubato, i due se ne sono andati.

Erano passate da poco le 4 e mezza quando il tecnico ha pigiato il pulsante che ha fatto scattare l’allarme in portineria. Cinque minuti dopo sono arrivate le volanti della polizia. Ma le ricerche dei rapinatori non hanno dato esito.

Valter Caneparo 

 

20 novembre 2008

 
    

 

Seguici sui nostri canali