«Quest’anno solo uova decorate»

«Quest’anno solo uova decorate»
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Se è vero che una rondine fa ancora primavera, meno certo è che una colomba faccia Pasqua e Pasquetta. E per colomba intendiamo, chiaramente, il pan dolce che la tradizione tramanda come simbolo delle feste che si aprono da oggi, giovedì santo. Certo, meno sentite - anche dal punto di vista culinario - rispetto al Natale, ma di forte valenza per i fedeli, soprattutto cattolici.

Quest’anno, che ne sarà quindi di lei, la colomba pasquale, e del suo alter ego ormai consolidato, l’uovo di cioccolato?

Secondo il Codacons, Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, il 2015 porta con sè un calo della spesa per uova e colombe. Dall’indagine svolta sulle famiglie italiane dal Codacons, nel nostro Paese pare si  manterranno inalterati gli acquisti tipici delle festività, agnello su tutti.

 Quanto ai dolciumi, si prospetta invece un calo. Rispetto al 2014, la vendita di uova di cioccolato e colombe, da previsioni, registrerà infatti «una contrazione dei consumi pari a circa il -2,5 per cento, compensata però dall'incremento nella produzione di dolci fatti in casa».

Cosa ne pensano a questo punto i professionisti del mestiere, nel Biellese? Le pasticcerie confermano l’andamento dei consumi dell’anno passato. Si dividono, però, proprio sulla colomba. Da “Fralenuvole”, ad esempio, le colombe senza glutine ci sono, ma la richiesta arriva soprattutto da fuori provincia. Francesca Maschio, la titolare,  punta soprattutto sulle torte: «Tartufata o Red Velvet. Anche sulla millefoglie che ho creato senza latte e derivati».

 Al Caffè del Teatro del Sociale la colomba si vende comunque. Ma, anche in questo caso, la torta è un’alternativa che va forte: «Soprattutto la meringata di frutta», dicono dal Caffè. La tradizione resiste, anche secondo i titolari della PasticceriaMassera di Sala Biellese, che rilevano un cambiamento nella richiesta dell’uovo. 

L’uovo va decorato. È questa la tendenza biellese riscontrata nelle pasticcerie, al momento: l’uovo di cioccolato si vende per lo più decorato.  Nudo della carta o della stoffa che, per anni, gli ha conferito la sua forma a punta. Quest’anno, la clientela privilegia le decorazioni, i fiori e le foglie, le targhe con i nomi dei destinari, le forme animalesche. Da Massera, addirittura, l’uovo è abbellito con lo stemma o la sciarpa di zucchero della squadra del cuore. Restano un must le sorprese all’interno: da Coggiola, tra i regali nascosti, addirittura un cellulare. “Fralenuvole” invece propone cupcake scrigni dei bijoux di “LaRouge”. Mentre agli “Orsi” fino a sabato, dalle 10 alle 19,  un regalino del valore minimo di 15 euro, acquistato presso i negozi della galleria commerciale degli Orsi, all’interno delle uova di cioccolata disponibili in omaggio in galleria, fino a esaurimento scorte.

 Giovanna Boglietti

Se è vero che una rondine fa ancora primavera, meno certo è che una colomba faccia Pasqua e Pasquetta. E per colomba intendiamo, chiaramente, il pan dolce che la tradizione tramanda come simbolo delle feste che si aprono da oggi, giovedì santo. Certo, meno sentite - anche dal punto di vista culinario - rispetto al Natale, ma di forte valenza per i fedeli, soprattutto cattolici.

Quest’anno, che ne sarà quindi di lei, la colomba pasquale, e del suo alter ego ormai consolidato, l’uovo di cioccolato?

Secondo il Codacons, Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, il 2015 porta con sè un calo della spesa per uova e colombe. Dall’indagine svolta sulle famiglie italiane dal Codacons, nel nostro Paese pare si  manterranno inalterati gli acquisti tipici delle festività, agnello su tutti.

 Quanto ai dolciumi, si prospetta invece un calo. Rispetto al 2014, la vendita di uova di cioccolato e colombe, da previsioni, registrerà infatti «una contrazione dei consumi pari a circa il -2,5 per cento, compensata però dall'incremento nella produzione di dolci fatti in casa».

Cosa ne pensano a questo punto i professionisti del mestiere, nel Biellese? Le pasticcerie confermano l’andamento dei consumi dell’anno passato. Si dividono, però, proprio sulla colomba. Da “Fralenuvole”, ad esempio, le colombe senza glutine ci sono, ma la richiesta arriva soprattutto da fuori provincia. Francesca Maschio, la titolare,  punta soprattutto sulle torte: «Tartufata o Red Velvet. Anche sulla millefoglie che ho creato senza latte e derivati».

 Al Caffè del Teatro del Sociale la colomba si vende comunque. Ma, anche in questo caso, la torta è un’alternativa che va forte: «Soprattutto la meringata di frutta», dicono dal Caffè. La tradizione resiste, anche secondo i titolari della PasticceriaMassera di Sala Biellese, che rilevano un cambiamento nella richiesta dell’uovo. 

L’uovo va decorato. È questa la tendenza biellese riscontrata nelle pasticcerie, al momento: l’uovo di cioccolato si vende per lo più decorato.  Nudo della carta o della stoffa che, per anni, gli ha conferito la sua forma a punta. Quest’anno, la clientela privilegia le decorazioni, i fiori e le foglie, le targhe con i nomi dei destinari, le forme animalesche. Da Massera, addirittura, l’uovo è abbellito con lo stemma o la sciarpa di zucchero della squadra del cuore. Restano un must le sorprese all’interno: da Coggiola, tra i regali nascosti, addirittura un cellulare. “Fralenuvole” invece propone cupcake scrigni dei bijoux di “LaRouge”. Mentre agli “Orsi” fino a sabato, dalle 10 alle 19,  un regalino del valore minimo di 15 euro, acquistato presso i negozi della galleria commerciale degli Orsi, all’interno delle uova di cioccolata disponibili in omaggio in galleria, fino a esaurimento scorte.

 Giovanna Boglietti

 

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