Quattordici Comuni uniti per fare turismo
CANDELO - Realizzare una rete concreta di integrazione e miglioramento dell’offerta turistica, ma guardando “al di là” dei propri confini. Mettere in sinergia i beni di vari Comuni con l’intento di creare un nuovo tipo di turismo, in grado non solo di valorizzare i beni ma anche di organizzare iniziative accessibili a tutti. E, non ultimo, mettere in piedi una dinamica di interazione tra realtà diverse, delineando nuovi percorsi a vantaggio dei turisti. Questi gli scopi del progetto “Beyond lab”, che vede Candelo capofila di una squadra composta anche da Roppolo, Vigliano Biellese, Dorzano, Salussola, Cavaglià, Verrone, Benna, Gaglianico, Gattinara, Usseaux, Pontechianale, Orta San Giulio. Un progetto che copre quindi 14 Comuni su 6 Province (Biella, Vercelli, Novara, Torino, Cuneo, Alessandria) con una popolazione totale di 40mila abitanti. Il progetto, improntato alla messa in rete di una tecnologia che consenta di condividere informazioni, tempo di visita, esperienze ed emozioni vissute, per una maggiore attrattività regionale, nazionale e internazionale, punta anche a valorizzare i beni dei singoli centri coinvolti: ciascuno dovrà presentare un piano di recupero e valorizzazione di un bene culturale, in modo da poter accedere al bando regionale. Il tutto in un contesto di progettazione condivisa, basata sulle esperienze dei singoli. I beni saranno poi valorizzati anche tramite servizi tecnologici, capaci di suggerire percorsi e spunti di fruizione «Si tratta di un nuovo ed inedito punto di riferimento - spiega il sindaco di Candelo, Mariella Biollino - che risponde all’attuale mancanza di conoscenza, riferimenti e coordinamento nell’approccio alle tecnologie e ai servizi disponibili. Si prevede quindi l’adesione di ulteriori partner, Comuni e non solo, ad esempio, i soggetti già attualmente coinvolti appartenenti a reti regionali e nazionali, che potranno fungere da “teste di ponte” per allargare ulteriormente il coinvolgimento regionale. Un progetto di rete così strutturato ha inoltre buon potenziale per far scaturire collaborazioni di sponsor nazionali e internazionali (brand tecnologia), per la realizzazione di partenariati di pubblico e privati, per l’ottenimento di ulteriori contributi attraverso fondi strutturali per implementazioni successive della rete e del progetto».
S.T.
CANDELO - Realizzare una rete concreta di integrazione e miglioramento dell’offerta turistica, ma guardando “al di là” dei propri confini. Mettere in sinergia i beni di vari Comuni con l’intento di creare un nuovo tipo di turismo, in grado non solo di valorizzare i beni ma anche di organizzare iniziative accessibili a tutti. E, non ultimo, mettere in piedi una dinamica di interazione tra realtà diverse, delineando nuovi percorsi a vantaggio dei turisti. Questi gli scopi del progetto “Beyond lab”, che vede Candelo capofila di una squadra composta anche da Roppolo, Vigliano Biellese, Dorzano, Salussola, Cavaglià, Verrone, Benna, Gaglianico, Gattinara, Usseaux, Pontechianale, Orta San Giulio. Un progetto che copre quindi 14 Comuni su 6 Province (Biella, Vercelli, Novara, Torino, Cuneo, Alessandria) con una popolazione totale di 40mila abitanti. Il progetto, improntato alla messa in rete di una tecnologia che consenta di condividere informazioni, tempo di visita, esperienze ed emozioni vissute, per una maggiore attrattività regionale, nazionale e internazionale, punta anche a valorizzare i beni dei singoli centri coinvolti: ciascuno dovrà presentare un piano di recupero e valorizzazione di un bene culturale, in modo da poter accedere al bando regionale. Il tutto in un contesto di progettazione condivisa, basata sulle esperienze dei singoli. I beni saranno poi valorizzati anche tramite servizi tecnologici, capaci di suggerire percorsi e spunti di fruizione «Si tratta di un nuovo ed inedito punto di riferimento - spiega il sindaco di Candelo, Mariella Biollino - che risponde all’attuale mancanza di conoscenza, riferimenti e coordinamento nell’approccio alle tecnologie e ai servizi disponibili. Si prevede quindi l’adesione di ulteriori partner, Comuni e non solo, ad esempio, i soggetti già attualmente coinvolti appartenenti a reti regionali e nazionali, che potranno fungere da “teste di ponte” per allargare ulteriormente il coinvolgimento regionale. Un progetto di rete così strutturato ha inoltre buon potenziale per far scaturire collaborazioni di sponsor nazionali e internazionali (brand tecnologia), per la realizzazione di partenariati di pubblico e privati, per l’ottenimento di ulteriori contributi attraverso fondi strutturali per implementazioni successive della rete e del progetto».
S.T.