Quaranta assunzioni su 5.900 richieste
«Di quelle 5.900 richieste di assunzione? Il nostro bacino ne assorbirà una quarantina, non di più. E non saranno nuovi inserimenti, salvo per piccole e brevi supplenze da qui alla fine dell’anno scolastico».
Marco Ramella Trotta, segretario di Flc Cgil, segue da vicino la situazione delle graduatorie definitive del personale Ata, la cui uscita era prevista per il 30 gennaio e delle quali si avrà nomina ufficiale probabilmente il 13 febbraio, in convocazione pubblica all’Itis di Biella. Il suo pronostico non sorprende, ma ferisce: il valzer degli Ata (personale amministrativo, tecnico e collaboratori scolastici) finirà così, con una manciata di nomine, che coinvolgeranno i già occupati. Agli altri, migliaia di persone, lo stop: «Da queste richieste è emerso un profondo disagio sociale, presente nel Biellese: tra i candidati, troviamo padri di famiglia, liberi professionisti, dipendenti che hanno perso il posto, geometri, ragionieri. Persone che cercano in qualsiasi modo di rientrare nel mercato del lavoro, anche attraverso la scuola, che può poco. Un vero dramma sociale».
A questo si aggiunge la difficoltà degli istituti, che mesi fa hanno dovuto, per ordinanza ministeriale, stilare le nuove graduatorie di gennaio, ad anno scolastico iniziato. Da settembre ad oggi, insomma, le scuole biellesi sono andate avanti sulla base di graduatorie provvisorie; di conseguenza, qualora queste - una volta definitive - dovessero prevedere anche una sola modifica, andrebbero a inficiare in modo considerevole sull’intero quadro. Con il conseguente secondo giro di valzer di Ata.
Un nuovo riassetto, intanto, attende anche le sigle sindacali della provincia. Ai primi di marzo si terranno, infatti, le elezioni dell’Rsu, organo di rappresentanza nelle scuole.
Per Ramella Trotta, la partita dei sindacati riguarderà, per prima cosa, la stabilizzazione dei precari storici, per la quale si attende l’esito di una vertenza. Tanto più che la questione è stata rafforzata dalla recente sentenza della Corte Europea, che ha condannato l’Italia per aver abusato dei contratti a termine senza una previsione definita per l’assunzione al ruolo, e da una sentenza di pochi giorni fa, emessa dal Tribunale di Napoli, che ha fatto assumere in ruolo una docente precaria. In secondo luogo, si tratterà la definizione certa degli organici, dal momento che in diversi plessi del Biellese le unità impiegate, ad esempio tra i collaboratori scolastici, continuano a essere inferiori rispetto al numero stabilito per sicurezza dalla legge.
Il nodo imminente da sciogliere, in ogni caso, restano al momento ancora loro: le graduatorie Ata.