Provincia, ecco i liquidatori

Provincia, ecco i liquidatori
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Questa mattina  i commissari liquidatori nominati dal ministero dell’interno si insedieranno in Provincia. Tra di loro anche due biellesi, il commercialista e presidente dell’ordine Domenico Calvelli e il dirigente della prefettura  Gianfranco Basile. Il terzo nominato è l’ex segretario generale del Comune di Novara Sergio Albenga.

Paradossi. Assieme a loro conserverà il proprio incarico il commissario prefettizio Angelo Ciuni, che da tempo governa un ente senza più giunta e consiglio. Fu proprio la dichiarazione di dissesto firmata da lui sul finire dello scorso anno ad avviare la procedura che si è conclusa con la nomina dei liquidatori. Il problema principale che si troveranno di fronte, al termine dell’analisi delle carte e dei bilanci, però, riguarda il fatto che nel 2012, l’anno per il quale sono stati chiamati ad operare, vi è sì un deficit di 5,3 milioni di euro, ma non si tratta di “buchi” amministrativi causati da insoluti: la Porvincia non aveva creditori nel 2012, ma soltanto ridotti trasferimenti di denaro. Il problema di non riuscire a pagare, primi fra tutti i dipendenti, riguarda il 2014. Attuale, certamente, ma non per l’operatività dei liquidatori. «Non so davvero cosa possa succedere - commenta Ciuni disorientato - E’ una situazione talmente strana e nuova che dovremo affrontarla momento per momento».

Salva Biella. L’unica certezza riguarda le risorse ridotte e insufficienti per soddisfare finanziariamente le funzioni esercitate dall’ente. Per compensare ciò che manca, sindacati e unione dei Comuni hanno presentato in questi giorni un emendamento al “Salva Roma”,   trasmesso al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, al vice ministro dell'Economia Entrico Morando, ai due Senatori biellesi Gianluca Susta e Nicletta Favero e a Gilberto Pichetto, Wilmer Ronzani e Lorenzo Leardi in Regione. I particolare, si legge nel testo: «La provincia di Biella in questi anni ha attivato una energica azione sul fronte del contenimento dei costi, con risultati del tutto “virtuosi”: la spesa di personale è scesa del 26% negli ultimi 5 anni; la spesa corrente non vincolata è scesa di circa il 24% nello stesso periodo; l'indebitamento è calato di quasi il 20% negli ultimi nove anni; le società partecipate con quota provinciale di maggioranza assoluta o relativa non sono in perdita e presentano bilanci finora sani». Ma che cosa chiedono sindacati e sindaci? Per iniziare i 5 milioni di euro necessari  per i servizi minimi. Poi, dovendo anche ipotizzare il risanamento delle situazioni pregresse, la cifra per gli anni 2013 e 2014 da richiedere non può essere inferiore ai 15-16 milioni di euro.
 
Delrio alla camera. Oggi intanto, alla Camera, tornerà la legge Delrio che riorganizza gli enti locali, con circa 50 nuovi emendamenti. Si tratta di correttivi che non modificano la struttura dell’impianto. Una volta votata, sarà pubblicata lunedì sulla Gazzetta ufficiale, termine ultimo per scongiurare nuove elezioni di primo livello per le Province.

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