Provincia di Biella, ultimo sprint verso il salvataggio

Provincia di Biella, ultimo sprint verso il salvataggio
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BIELLA  - Saranno determinanti il Consiglio provinciale e l’assemblea dei sindaci che si riuniranno venerdì 16 ottobre per esprimersi sul bilancio di previsione della Provincia. Provincia che - dopo il dissesto e un primo rifiuto del documento programmatico da parte di Roma, a marzo - deve ora dire sì al nuovo piano, nel tentativo di arrivare finalmente al (vicinissimo) salvataggio. Nei giorni scorsi è infatti arrivato l’ok della Commissione romana al bilancio presentato dall’ente, ma il suggerimento di spalmare il debito su 4 anni anziché su 3 ha imposto una revisione completa dei calcoli. «Un suggerimento che avremmo anche potuto non tenere in considerazione, ma che invece abbiamo ritenuto corretto recepire», spiega il presidente Emanuele Ramella Pralungo (nella foto).

Si apre così la fase decisiva destinata a traghettare la Provincia di Biella - salvo complicazioni inaspettate, ma che a questo punto parrebbero quasi scongiurate - verso il salvataggio definitivo. Consiglio e sindaci, in particolare, dovranno esprimersi su un bilancio che, di fatto, rivoluziona la prospettiva che era stata delineata a marzo, con la prima ipotesi di bilancio previsionale. «Le modifiche che ci erano state richieste - chiarisce il presidente - di fatto hanno imposto una revisione totale del documento, non solo spalmando il debito su un lasso di tempo maggiore, ma anche integrando con cifre che, nel tempo, si sono trasformate da ipotetiche a reali. Un esempio? La cifra prevista per lo sforamento del Patto di stabilità era allora di 4,5milioni di euro, diventati ora 200mila». 

Una volta superato l’esame del consiglio e dell’assemblea dei sindaci (appuntamento per il quale il presidente Ramella Pralungo ha levato un accorato appello affinché tutti siano presenti, data l’importanza dell’argomento e la necessità di raggiungere un quorum rappresentativo «di un terzo dei Comuni e la maggioranza della popolazione residente»), il bilancio di previsione tornerà a Roma, al Ministero dell’Interno, materialmente accompagnato dal presidente. «L’esame da parte della Commissione potrebbe, secondo quanto ci è stato garantito, aver luogo già verso il 20 ottobre - aggiunge Ramella -. A quel punto verrà stesa la relazione del Ministero, seguita dal decreto ministeriale e dall’imprimatur del Ministro». Sarà quello l’ultimo atto della più travagliata e dolorosa vicenda mai vissuta dalla giovane Provincia di Biella. La parola del Ministro decreterà infatti la definitiva uscita dallo stato di dissesto e l’inizio di una nuova fase: il recupero della sua solidità finanziaria.

Veronica Balocco

BIELLA  - Saranno determinanti il Consiglio provinciale e l’assemblea dei sindaci che si riuniranno venerdì 16 ottobre per esprimersi sul bilancio di previsione della Provincia. Provincia che - dopo il dissesto e un primo rifiuto del documento programmatico da parte di Roma, a marzo - deve ora dire sì al nuovo piano, nel tentativo di arrivare finalmente al (vicinissimo) salvataggio. Nei giorni scorsi è infatti arrivato l’ok della Commissione romana al bilancio presentato dall’ente, ma il suggerimento di spalmare il debito su 4 anni anziché su 3 ha imposto una revisione completa dei calcoli. «Un suggerimento che avremmo anche potuto non tenere in considerazione, ma che invece abbiamo ritenuto corretto recepire», spiega il presidente Emanuele Ramella Pralungo (nella foto).

Si apre così la fase decisiva destinata a traghettare la Provincia di Biella - salvo complicazioni inaspettate, ma che a questo punto parrebbero quasi scongiurate - verso il salvataggio definitivo. Consiglio e sindaci, in particolare, dovranno esprimersi su un bilancio che, di fatto, rivoluziona la prospettiva che era stata delineata a marzo, con la prima ipotesi di bilancio previsionale. «Le modifiche che ci erano state richieste - chiarisce il presidente - di fatto hanno imposto una revisione totale del documento, non solo spalmando il debito su un lasso di tempo maggiore, ma anche integrando con cifre che, nel tempo, si sono trasformate da ipotetiche a reali. Un esempio? La cifra prevista per lo sforamento del Patto di stabilità era allora di 4,5milioni di euro, diventati ora 200mila». 

Una volta superato l’esame del consiglio e dell’assemblea dei sindaci (appuntamento per il quale il presidente Ramella Pralungo ha levato un accorato appello affinché tutti siano presenti, data l’importanza dell’argomento e la necessità di raggiungere un quorum rappresentativo «di un terzo dei Comuni e la maggioranza della popolazione residente»), il bilancio di previsione tornerà a Roma, al Ministero dell’Interno, materialmente accompagnato dal presidente. «L’esame da parte della Commissione potrebbe, secondo quanto ci è stato garantito, aver luogo già verso il 20 ottobre - aggiunge Ramella -. A quel punto verrà stesa la relazione del Ministero, seguita dal decreto ministeriale e dall’imprimatur del Ministro». Sarà quello l’ultimo atto della più travagliata e dolorosa vicenda mai vissuta dalla giovane Provincia di Biella. La parola del Ministro decreterà infatti la definitiva uscita dallo stato di dissesto e l’inizio di una nuova fase: il recupero della sua solidità finanziaria.

Veronica Balocco

 

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