Provincia di Biella, aiuti solo da banche locali
BIELLA - Le difficoltà finanziarie della provincia di Biella sono certamente questione nota ai più. Ma gli sforzi per cercare di trovare soluzioni, tamponare le emergenze e cercare di mantenere i servizi al cittadino, nonostante le esigue risorse finanziarie, si respirano quotidianamente nelle stanze del palazzo provinciale, dove la ricerca di soluzioni per far fronte alle occorrenze sono all’ordine del giorno. Fra “i conti da far tornare” incidono anche i pagamenti delle rate dei mutui contratti a loro tempo che, alla scadenza di ogni semestre, chiamano all’ordine la già tartassata cassa della Provincia. Ecco perché l’amministrazione provinciale guidata dal presidente Emanuele Ramella Pralungo si è mossa per la rinegoziazione dei debiti contratti negli anni precedenti. Soprattutto con Cassa Depositi e Prestiti. «Purtroppo - sottolinea Ramella Pralungo - alla “chiama” biellese non ha risposto positivamente, appigliandosi a normative e circolari in considerazione dello stato di dissesto finanziario in cui versa il nostro Ente non ha concesso la moratoria, obbligando così la Provincia al pagamento dei premi con scadenza 30 giugno».
Discorso decisamente diverso, invece, per il sistema creditizio locale. «Voglio ringraziare gli istituti bancari locali, Biverbanca e Banca Sella - dichiara Ramella Pralungo - che alla nostra richiesta di moratoria dal pagamento delle rate di mutuo, con scadenza 30 giugno, hanno recepito la difficoltà della provincia. Riparare una buca sulle strade, garantire la mobilità sulle arterie del territorio o semplicemente assicurare un minimo flusso di pagamenti ai fornitori è un segnale di attenzione verso i biellesi a cui non intendiamo sottrarci e sul quale, anche Banca Sella e Biverbanca hanno contribuito, concedendoci la moratoria. Credere nel Biellese è una priorità per noi amministratori locali e, in questa partita, la mia soddisfazione è stata la fiducia delle banche del territorio a credere in questa scommessa». Poi un ritorno sul diniego proveniente da Cassa Depositi e Prestiti. «Negando alla provincia di Biella la facoltà di rinegoziare dei mutui, la Cassa Depositi e Prestiti, a nostro parere, è venuta meno ai criteri generali di uniformità di trattamento e di non discriminazione che regolano un servizio di interesse economico generale, quale quello gestito dalla Cassa stessa. Che - chiude il presidente - da banca dello Stato non ha operato nell’interesse del territorio».
Enzo Panelli
BIELLA - Le difficoltà finanziarie della provincia di Biella sono certamente questione nota ai più. Ma gli sforzi per cercare di trovare soluzioni, tamponare le emergenze e cercare di mantenere i servizi al cittadino, nonostante le esigue risorse finanziarie, si respirano quotidianamente nelle stanze del palazzo provinciale, dove la ricerca di soluzioni per far fronte alle occorrenze sono all’ordine del giorno. Fra “i conti da far tornare” incidono anche i pagamenti delle rate dei mutui contratti a loro tempo che, alla scadenza di ogni semestre, chiamano all’ordine la già tartassata cassa della Provincia. Ecco perché l’amministrazione provinciale guidata dal presidente Emanuele Ramella Pralungo si è mossa per la rinegoziazione dei debiti contratti negli anni precedenti. Soprattutto con Cassa Depositi e Prestiti. «Purtroppo - sottolinea Ramella Pralungo - alla “chiama” biellese non ha risposto positivamente, appigliandosi a normative e circolari in considerazione dello stato di dissesto finanziario in cui versa il nostro Ente non ha concesso la moratoria, obbligando così la Provincia al pagamento dei premi con scadenza 30 giugno».
Discorso decisamente diverso, invece, per il sistema creditizio locale. «Voglio ringraziare gli istituti bancari locali, Biverbanca e Banca Sella - dichiara Ramella Pralungo - che alla nostra richiesta di moratoria dal pagamento delle rate di mutuo, con scadenza 30 giugno, hanno recepito la difficoltà della provincia. Riparare una buca sulle strade, garantire la mobilità sulle arterie del territorio o semplicemente assicurare un minimo flusso di pagamenti ai fornitori è un segnale di attenzione verso i biellesi a cui non intendiamo sottrarci e sul quale, anche Banca Sella e Biverbanca hanno contribuito, concedendoci la moratoria. Credere nel Biellese è una priorità per noi amministratori locali e, in questa partita, la mia soddisfazione è stata la fiducia delle banche del territorio a credere in questa scommessa». Poi un ritorno sul diniego proveniente da Cassa Depositi e Prestiti. «Negando alla provincia di Biella la facoltà di rinegoziare dei mutui, la Cassa Depositi e Prestiti, a nostro parere, è venuta meno ai criteri generali di uniformità di trattamento e di non discriminazione che regolano un servizio di interesse economico generale, quale quello gestito dalla Cassa stessa. Che - chiude il presidente - da banca dello Stato non ha operato nell’interesse del territorio».
Enzo Panelli