Provincia, c'è un solo creditore
Sembra quasi un paradosso, eppure è la pura verità. L’attività di ricognizione della commissione straordinaria dei liquidatori, nominata per la Provincia di Biella dopo il dissesto finanziario dell’ente, formalizzato dal commissario prefettizio Angelo Ciuni, ha portato ad una sola richiesta da parte di fornitori che vantano, al 31 dicembre del 2012, crediti nei confronti dell’ente.
Per un ammontare di circa 600 euro mal contati. Il paradosso è legato all’attività che la stessa commissione si trova a svolgere, ossia una attenta valutazione contabile dei bilanci fino al 31 dicembre del 2012, anno in cui i conti dell’ente provinciale risultavano fondamentalmente ancora in ordine, tanto che si era anche registrato un avanzo di amministrazione, ossia un ingresso maggiore di risorse rispetto a quelle spese, intorno ai centomila euro.
I problemi sono invece giunti nel 2013, con il forte taglio di risorse trasferite alla Provincia da parte di Governo e Regione. Una diminuzione dei contributi che ha portato fondamentalmente alla formalizzazione del dissesto finanziario da parte del commissario. Ma la commissione dei liquidatori, composta da tre professionisti indicati direttamente dal Governo, non potranno prendere in esame i dati contabili del 2013, anno in cui sono sorti appunto i problemi del dissesto dell’ente. Nell’attesa che il Governo risponda alle richieste avanzate dal territorio su un eventuale “Salva Biella”, saranno probabilmente i nuovi eletti nel consiglio provinciale che sarà formato da soli amministratori dei Comuni, a dover dirimere la matassa. Questione che sembra di difficile risoluzione se non con un intervento diretto del Governo. Da fine settembre il nuovo presidente e il nuovo consiglio dovranno cimentarsi proprio con questa partita.