Province, Cota scrive a Monti

Province, Cota scrive a Monti
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Cancellare le Province? Sarebbe un grosso errore, meglio, piuttosto, aprire un confronto serio sul numero e cercare di accorparle. Pare essere questo il pensiero del presidente della Regione Roberto Cota e del presidente delle Province piemontesi Mario Nobili che martedì hanno inviato una lettera al Presidente del Consiglio Mario Monti e al Ministro per i Rapporti con il Parlamento Piero Giarda. Nella missiva Cota spiegano che «in Piemonte si è aperto un ampio dibattito sul futuro delle Province ed in questo contesto c’è una proposta di ridurne il numero da 8 a 4». In quest’operazione Biella ripercorrerebbe il percorso tracciato per la sanità, finendo con Novara, Vercelli e Verbania in un unico grande quadrante del Nord.

La lettera.  Cota e Nobili nella missiva sottolineano ancora: «L’autoriforma che proponiamo si basa sulla convinzione che aumentando le dimensioni territoriali e di popolazione si possono moltiplicare le energie disponibili per le nostre comunità e per l’Italia. Energie derivanti da un ambito più adeguato, entro cui si manifestano gli interessi dei cittadini e delle imprese e nel quale sono organizzati e erogati i servizi di pubblica utilità». Il Piemonte, dunque, inizia un percorso tutto suo per autoregolamentarsi. «Con questa proposta - spiegano ancora Cota e Nobili - ci mettiamo in cammino per attuare la seconda fase del decentramento amministrativo. Fase che punta non sugli assetti istituzionali e giuridici, bensì sulle scelte dei servizi pubblici che si reputa di dover erogare per garantire lo sviluppo del sistema socio economico della  comunità. Il nostro progetto non si limita alla riduzione delle Province, ma contempla anche l’accorpamento degli uffici decentrati dello Stato, la cancellazione di enti, aziende, agenzie, società, comitati e coordinamenti che in modo improprio esercitano funzioni che devono essere gestite dagli enti elettivi, perché rappresentativi degli interessi dei cittadini».

Prefetture, questure, motorizzazioni...  Il progetto presentato da Cota e Nobili passa anche attraverso la riorganizzazione di diverse realtà come le prefetture, le questure, le motorizzazioni civili, le camere di commercio, gli uffici scolastici, le Arpa, i comandi dei vigili del fuoco ed altro ancora. «Le province e la Regione - concludono Cota e Nobili - hanno lanciato la sfida speranzose di trovare nel Governo e nel Parlamento molti punti in comune che sostanzino la riforma della pubblica amministrazione. La nostra volontà è inossidabile, mentre la speranza è pari al senso di responsabilità che caratterizzano la storia delle nostre comunità». La palla, ora, passa al Governo.

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