Pronto Soccorso, 20mila accessi in 5 mesi

Pronto Soccorso, 20mila accessi in 5 mesi
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BIELLA - Sono ormai sei mesi che il Pronto Soccorso del nuovo ospedale di Biella è in funzione. Si può dunque tirare un primo bilancio di una delle strutture fondamentali per una struttura sanitaria, soprattutto alla luce della discussione della riforma della rete ospedaliera e territoriale atta a diminuire gli accessi impropri (soprattutto i codici bianchi) che intasano i Pronto Soccorso. Dai dati forniti dall’Asl di Biella si viene a sapere che nei primi cinque mesi di attività, dal 27 novembre 2014 al 26 aprile 2015, gli accessi sono stati poco meno di 20mila, in linea con quelli dello stesso periodo dell’anno precedente quando era attivo il Pronto Soccorso del monoblocco. Questo, però, per un determinato motivo, come spiega il neo direttore sanitario dell’Asl Bi, Angelo Penna. «Seppur il raffronto evidenzi una sostanziale stabilità degli accessi di Pronto Soccorso - sottolinea Penna - e dei ricoveri conseguenti, questi dati assumono una particolare rilevanza per il nostro ospedale, in quanto l’arco temporale di riferimento  2014-2015 interessa parte del periodo caratterizzato dal trasferimento del nosocomio, durante il quale era stato programmato, con la Centrale Operativa 118, una riduzione degli accessi al Pronto Soccorso, per evitare che all'emergenza del trasferimento non si aggiungessero ulteriori fattori di stress per la struttura e gli operatori. Si può quindi ragionevolmente presumere che, in assenza dell'intervento 118, che ha sicuramente dirottato su altri ospedali una parte della casistica urgente del Biellese, si sarebbe verificato un incremento notevole degli accessi al nostro Pronto Soccorso rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente».   

Enzo Panelli

Leggi di più sull’Eco di Biella di lunedì 8 giugno 2015

BIELLA - Sono ormai sei mesi che il Pronto Soccorso del nuovo ospedale di Biella è in funzione. Si può dunque tirare un primo bilancio di una delle strutture fondamentali per una struttura sanitaria, soprattutto alla luce della discussione della riforma della rete ospedaliera e territoriale atta a diminuire gli accessi impropri (soprattutto i codici bianchi) che intasano i Pronto Soccorso. Dai dati forniti dall’Asl di Biella si viene a sapere che nei primi cinque mesi di attività, dal 27 novembre 2014 al 26 aprile 2015, gli accessi sono stati poco meno di 20mila, in linea con quelli dello stesso periodo dell’anno precedente quando era attivo il Pronto Soccorso del monoblocco. Questo, però, per un determinato motivo, come spiega il neo direttore sanitario dell’Asl Bi, Angelo Penna. «Seppur il raffronto evidenzi una sostanziale stabilità degli accessi di Pronto Soccorso - sottolinea Penna - e dei ricoveri conseguenti, questi dati assumono una particolare rilevanza per il nostro ospedale, in quanto l’arco temporale di riferimento  2014-2015 interessa parte del periodo caratterizzato dal trasferimento del nosocomio, durante il quale era stato programmato, con la Centrale Operativa 118, una riduzione degli accessi al Pronto Soccorso, per evitare che all'emergenza del trasferimento non si aggiungessero ulteriori fattori di stress per la struttura e gli operatori. Si può quindi ragionevolmente presumere che, in assenza dell'intervento 118, che ha sicuramente dirottato su altri ospedali una parte della casistica urgente del Biellese, si sarebbe verificato un incremento notevole degli accessi al nostro Pronto Soccorso rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente».   

Enzo Panelli

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