Progetto Idra praticamente in soffitta

Progetto Idra praticamente in soffitta
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BIELLA - Era stato presentato come uno dei progetti che avrebbero ridato nuova linfa alla città, con investimenti milionari e riqualificazione di un’area, quella a sud di Biella, con un’iniziativa sanitaria che aveva creato non pochi malumori per i rapporti tesi che si erano venuti a creare tra Regione Piemonte e Comune di Biella. Era stato addirittura presentato, in pompa magna, in una serata di gala che si era tenuta a Milano. E ora sorge spontanea la domanda: che fine ha fatto il progetto legato alla Fondazione Tera e alla creazione di un centro oncologico per bambini a servizio di tutta l’Europa meridionale? La risposta arriva dal vicesindaco e assessore all’urbanistica del Comune di Biella, Diego Presa, che spiega: «Dall’inizio del nostro mandato nessuno si è più fatto sentire, evidentemente intorno a questo progetto è scemato l’interesse complessivo da parte dei proponenti». Parole che lasciano intendere come il centro oncologico per bambini sia praticamente finito in soffitta, nonostante nella passata legislatura si fosse puntato molto sull’investimento complessivo.

I lavori sarebbero dovuti durare cinque anni e poi il centro denominato “Idra” avrebbe dovuto prendere forma. Queste le promesse durante la presentazione che si era tenuta nel marzo del 2012 al circolo della stampa di Milano, in merito all’ambizioso progetto dell’Istituto per la diagnostica e la adroterapia avanzate (Idra) dei tumori solidi dei bambini. Ugo Amaldi, presidente della Fondazione Tera, Umberto Veronesi, direttore scientifico dell’Ieo, Roberto Orecchia, vicedirettore scientifico dell’Ieo e direttore scientifico del Cnao, Massimo Condinanzi, consulente di Athena, e Roberto Cutajar, segretario generale della fondazione Stella Maris avevano illustrato anche tutte le caratteristiche del nuovo centro che sarebbe dovuto nascere nell’area compresa tra via Cottolengo e la Trossi.

E.P.

BIELLA - Era stato presentato come uno dei progetti che avrebbero ridato nuova linfa alla città, con investimenti milionari e riqualificazione di un’area, quella a sud di Biella, con un’iniziativa sanitaria che aveva creato non pochi malumori per i rapporti tesi che si erano venuti a creare tra Regione Piemonte e Comune di Biella. Era stato addirittura presentato, in pompa magna, in una serata di gala che si era tenuta a Milano. E ora sorge spontanea la domanda: che fine ha fatto il progetto legato alla Fondazione Tera e alla creazione di un centro oncologico per bambini a servizio di tutta l’Europa meridionale? La risposta arriva dal vicesindaco e assessore all’urbanistica del Comune di Biella, Diego Presa, che spiega: «Dall’inizio del nostro mandato nessuno si è più fatto sentire, evidentemente intorno a questo progetto è scemato l’interesse complessivo da parte dei proponenti». Parole che lasciano intendere come il centro oncologico per bambini sia praticamente finito in soffitta, nonostante nella passata legislatura si fosse puntato molto sull’investimento complessivo.

I lavori sarebbero dovuti durare cinque anni e poi il centro denominato “Idra” avrebbe dovuto prendere forma. Queste le promesse durante la presentazione che si era tenuta nel marzo del 2012 al circolo della stampa di Milano, in merito all’ambizioso progetto dell’Istituto per la diagnostica e la adroterapia avanzate (Idra) dei tumori solidi dei bambini. Ugo Amaldi, presidente della Fondazione Tera, Umberto Veronesi, direttore scientifico dell’Ieo, Roberto Orecchia, vicedirettore scientifico dell’Ieo e direttore scientifico del Cnao, Massimo Condinanzi, consulente di Athena, e Roberto Cutajar, segretario generale della fondazione Stella Maris avevano illustrato anche tutte le caratteristiche del nuovo centro che sarebbe dovuto nascere nell’area compresa tra via Cottolengo e la Trossi.

E.P.

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