Primi 8200 bonifici in due giorni dalla Regione a 70mila imprese piemontesi
"I 131 milioni totali del Bonus Piemonte sono uno dei pilastri di Riparti Piemonte, il Piano da oltre 800 milioni di euro per aiutare imprese e famiglie nella Fase 2"

Con gli 11 milioni giunti sui conti correnti di migliaia di imprese piemontesi, salgono a 18,5 milioni (per un totale di 8200 bonifici) i soldi legati al Bonus Piemonte assegnati dalla Regione.
Stanziati in totale 131 milioni per 70mila imprese piemontesi
"Sono 4.679 per un valore di 11 milioni di euro i Bonus Piemonte erogati nella giornata di oggi che sommati a quelli di ieri portano a oltre 8.200 i beneficiari che hanno già ricevuto sul proprio conto corrente il contributo a fondo perduto della Regione, per un valore complessivo in soli due giorni di 18,5 milioni di euro" . Lo comunicano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore al Commercio Vittoria Poggio (insieme nella foto) e alla Semplificazione Maurizio Marrone .
"I bonifici - aggiungono - proseguiranno con un ritmo di circa 5mila al giorno, mentre continua anche l’invio della comunicazione a tutti i beneficiari del Bonus voluto dalla Regione per sostenere le attività piemontesi colpite dal lockdown per l’emergenza Coronavirus. Lo stanziamento complessivo è di 131 milioni di euro che andranno a beneficio di oltre 70 mila realtà del territorio.
"Il Bonus Piemonte - conclude la nota - è uno dei pilastri di Riparti Piemonte , il Piano da oltre 800 milioni di euro per aiutare imprese e famiglie nella Fase 2".
L'attacco del Movimento 5 Stelle: "Riprti Piemonte, figuraccia della giunta sui bonus regionali"
Sui bonus regionali interviene con un duro comunicato il Movimento 5 Stelle: "Comiche in Consiglio regionale: la maggioranza, da questa mattina, continua a riscrivere la legge sui destinatari dei bonus regionali. Un balletto indecente che si è protratto per l'intera giornata" si legge in una nota stampa.
"La Giunta Cirio, dopo aver ignorato tutti gli emendamenti del Movimento 5 Stelle - proseguono i Grillini piemontesi - ha sbandierato una presunta condivisione dei provvedimenti con le organizzazioni rappresentative del mondo del lavoro, ma questo accordo è stato categoricamente smentito da CNA Piemonte attraverso una mail. In merito al maxi emendamento della maggioranza i vertici della Confederazione Nazionale dell'Artigianato sono stati categorici: “in nessun modo il contenuto di tale emendamento è stato posto alla conoscenza delle scriventi né tanto meno alla condivisione in nessuna delle sue parti”. Una figuraccia senza precedenti che mette in luce l'inadeguatezza di questa Giunta: incapace a mantenere rapporti con le parti sociali ed incapace a condurre un'attività legislativa.
"In mezzo a questa scena indecorosa - conclude la nota - ci sono gli interessi del mondo del lavoro della nostra Regione. Imprese, artigiani, lavoratori e cittadini piemontesi non meritano una Giunta di questo livello".