Preso il rapinatore dell'edicola di Lessona
Preso il rapinatore |
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(28 lug) Ci sono voluti pochi giorni ai carabinieri per risolvere il caso della tentata rapina all’edicola-tabaccheria “Patty” di piazza Graziola a Lessona. Il bandito era vestito di nero, indossava un casco nero e si è allontanato in sella a uno scooter pure di colore nero. Ed è proprio grazie alla descrizione dello scooter e all’esperienza di alcuni sottufficiali, che i carabinieri non hanno avuto tentennamenti a recarsi direttamente a casa di un trentenne che abita a Cossato, Mosé B., pregiudicato, che in galera, per rapine un po’ più serie di quella non riuscita a Lessona, commesse peraltro nel Napoletano, ci ha trascorso un bel po’ di anni. Nella sua abitazione, i militari hanno trovato un set di coltelli da macellaio del tutto compatibile con quello che il bandito ha utilizzato per terrorizzare l’edicolante e l’anziana madre sabato 18 luglio scorso. Alla fine il giovane se l’è cavata con una denuncia a piede libero. |
Preso il rapinatore
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Ci sono voluti pochi giorni ai carabinieri per risolvere il caso della tentata rapina all’edicola-tabaccheria “Patty” di piazza Graziola a Lessona. Il bandito era vestito di nero, indossava un casco nero e si è allontanato in sella a uno scooter pure di colore nero. Ed è proprio grazie alla descrizione dello scooter e all’esperienza di alcuni sottufficiali, che i carabinieri non hanno avuto tentennamenti a recarsi direttamente a casa di un trentenne che abita a Cossato, Mosé B., pregiudicato, che in galera, per rapine un po’ più serie di quella non riuscita a Lessona, commesse peraltro nel Napoletano, ci ha trascorso un bel po’ di anni. Nella sua abitazione, i militari hanno trovato un set di coltelli da macellaio del tutto compatibile con quello che il bandito ha utilizzato per terrorizzare l’edicolante e l’anziana madre sabato 18 luglio scorso. Alla fine il giovane se l’è cavata con una denuncia a piede libero. Quel giorno il rapinatore si era prima informato per bene nella panetteria del paese e in una locanda, dove si trovase la ricevitoria del Superenalotto, presa d’assalto in questi giorni dai clienti per la crescente febbre della vincita record da oltre cento milioni di euro. Nell’edicola era entrato come una furia. Aveva un coltello in mano, di quelli grossi, da macellaio. Ha urlato all’edicolante di aprire la cassa e di dargli tutti i soldi. Poi, senza apparente motivo, le ha dato uno spintone facendola finire gambe all’aria. Un gesto che è costato parecchio caro al bandito. L’anziana madre, infatti, rimasta fino a quel momento in disparte, impaurita dalla presenza del coltello, si è lanciata come una furia contro l’energumeno per difendere la figlia e ha iniziato a colpirlo a calci e pugni. Le due donne si sono poi messe a urlare al bandito di andarsene, di lasciale stare. Nel parapiglia generale, l’anziana era rimasta ferita a un braccio. Sorpreso dalla reazione, il bandito se l’era a quel punto filata. (28 lug 2009) |