Presidenza Iris, nessun candidato
Isabella Scaramuzzi aveva già salutato l’assemblea dei sindaci soci del consorzio assistenziale Iris. La sua carica da presidente scadeva martedì 30 settembre, con l’approvazione del bilancio ma, a sorpresa, rimarrà al suo posto ancora per una ventina di giorni. Perché l’assemblea, dopo aver votato i primi due punti all’ordine del giorno, ha deciso di rinviare la nomina del nuovo consiglio di amministrazione, e dunque anche del presidente, al 22 di ottobre.
Quando il presidente dell’assemblea, l’ex sindaco di Tollegno Pier Giuseppe Acquadro ha chiesto ai presenti di avanzare le varie candidature per il consiglio direttivo, in sala è calato il silenzio. Fino a quando a prendere la parola è stato il sindaco di Biella, Marco Cavicchioli, che ha chiesto un rinvio della decisione a data da destinarsi, individuata poi nel 22 di ottobre prossimo. «E’ una decisione che abbiamo condiviso con altri sindaci - sottolinea lo stesso Cavicchioli -. Abbiamo deciso di rinviare la discussione sul nuovo consiglio di amministrazione dopo le elezioni provinciali. Questo per evitare sovrapposizioni di cariche per i rappresentanti dei Comuni. Non avevamo nomi da proporre? No, non è così. La ragione del rinvio, condivisa con i colleghi, è meramente quella della rappresentanza». Tra i papabili a ricoprire la carica ci sono Flavio Como, Rinaldo Chiola e, soprattutto, Paolo Gallana. Ma la gratuità della carica non attira particolarmente. La decisione dell’assemblea di Iris è in linea anche con quella del Cissabo, il consorzio del Biellese orientale. Anche lì si è deciso di attendere per procedere alla conferma o alla sostituzione del presidente, il sindaco di Bioglio Stefano Ceffa.