Precari, vittoria in tribunale
«La censurata condotta dell’Amministrazione scolastica che da tempo ha mantenuto docenti e personale amministrativo in una mortificante e paradossale condizione di “precari a tempo indeterminato”, costretti anno per anno, a dover attendere le affollate convocazioni degli Uffici scolastici provinciali per conoscere il proprio destino lavorativo, nonché la frustrazione per la negazione della possibilità di seguire i propri alunni per un intero ciclo di studi, poiché costretti dall’attuale sistema di reclutamento a un immotivato e irragionevole “girovagare” per istituti, è stata, formalmente e sostanzialmente, bacchettata dalle aule di Giustizia». A sostenerlo è Giovanni Rinaldi, il legale che segue il personale scolastico per conto del sindacato Anief e che ora può esultare.
Il ricorso vinto in secondo grado. A dare speranza ai precari ci sono i risultati ottenuti dall’Anief presso il Tribunale di Torino, dove sono stati dichiarati illegittimi i termini apposti ai contratti a tempo determinato, reiterati per più di 36 mesi (con lauti risarcimenti), e dove sono stati riconosciuti gli scatti biennali, che da sempre venivano negati ai docenti a tempo determinato relegandoli ad una condizione di docente di serie B. «Il Tribunale di Torino - dice Rinaldi - è stato chiaro, e le isolate sentenze negative sono state, nei giorni scorsi, ribaltate dalla Corte d’Appello». Gli insegnanti precari hanno diritto agli scatti biennali, e la somma è sostanziosa, «Trova la giusta punizione la deplorevole regìa Ministeriale -- aggiunge Rinaldi - finalizzata al risparmio perpetrato in grave spregio dei diritti e della stessa dignità dei lavoratori delle scuole pubbliche. E nonostante tutto il Ministero continua a sostenere un contenzioso accumulando condanne su condanne, spese su spese».
Dopo le sentenze di Torino si attendono quelle degli altri Tribunali del Piemonte (Alba, Pinerolo, Ivrea, Casale Monferrato, Vercelli, Alessandria, Cuneo, Saluzzo, Novara, Mondovì e anche Biella). «I ricorsi targati Anief - aggiunge Rinaldi - saranno discussi a Biella il 22 maggio e 11 settembre e la nostra provincia è quella con più ricorrenti, circa 50. La speranza dei precari è che l’orientamento torinese possa trovare conferma nelle altre aule di Tribunale di Biella, per veder riconosciuti i loro diritti». Intanto la scure dei ricorsi continua a flagellare il Ministero. Rinaldi, infatti, comunica che «Tribunali Piemontesi, come tutti quelli italiani saranno, sede del prossimo contenzioso che riguarda i docenti a cui era stato negato l’inserimento a pettine. Il contenzioso nasce dall’estenuante e paradigmatica vicenda giudiziaria che ha visto il Miur sottrarsi all’esecuzione di innumerevoli provvedimenti dell’autorità giudiziaria e, soprattutto, alle ripetute sentenze della Corte Costituzionale. Il giudice delle leggi, in particolare, aveva rilevato l’assoluta illegittimità delle barriere autarchiche alla mobilità dei docenti precari, e aveva progressivamente sgretolato la “linea gotica” attraverso cui si è tentato di attuare dei veri e propri “respingimenti” degli insegnanti provenienti da altre province. Oggi ancora la storia non è conclusa e dopo la dichiarazione di incompetenza del Giudice amministrativo una valanga di ricorsi saranno depositati ai Giudici del Lavoro dei Tribunali Italiani». Oggi, intanto, dalle 9 alle 12, nell’aula magna dell’Itis sarà presente Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. L’incontro è aperto a docenti e personale amministrativo.