Pozzi inquinati sotto controllo
(18 feb) Rientra l’emergenza dei pozzi inquinati nell’area a sud di Biella, tra Ponderano, Gaglianico e Candelo. Un’ottantina i pozzi controllati dagli esperti di Arpa e di Asl, per una vicenda che nei mesi scorsi aveva suscitato grandi preoccupazioni. Ieri è stata messa la parola fine al pericolo inquinamento. O quasi. Rientra l’emergenza dei pozzi inquinati nell’area a sud di Biella, tra Ponderano, Gaglianico e Candelo. Un’ottantina i pozzi controllati dagli esperti di Arpa e di Asl, per una vicenda che nei mesi scorsi aveva suscitato grandi preoccupazioni. Ieri è stata messa la parola fine al pericolo inquinamento. O quasi.
Cronistoria. Nell’autunno del 2008 un prelievo d’acqua da parte della società proprietaria del “Parco commerciale gli Orsi” fece emergere la presenza di tetracloroetilene, sostanza tossica venduta come smacchiatore, in una falda acquifera, oltre le misure di legge. Iniziarono i controlli sul territorio, a Gaglianico. Vennero quindi effettuati prelievi e analisi in tutti i pozzi privati, di acqua comunque non destinata ad uso domestico. Nell’agosto del 2010 viene data comunicazione alla Procura della Repubblica della mappa dell’inquinamento. I Comuni di Biella, di Gaglianico e di Ponderano emettono l’ordinanza di divieto d’uso dei pozzi. Ad ottobre la situazione è chiara. Scattano i primi interventi per bloccare l’avanzata dell’inquinamento.
Siti inquinati. Il lavoro di Provincia, Comuni, Arpa e Asl porta all’individuazione di due punti originari dell’inquinamento che si sviluppa per circa due chilometri. Uno è nell’area limitrofa dell’azienda ITT s.p.a. e l’altro in via per Candelo, in un pozzo domestico. Nel primo caso dovrebbe trattarsi di un problema a un macchinario per il lavaggio a secco, essendo l’azienda una tintoria, che ha usato la sostanza chimica fino a 5-6 anni fa. L’origine del forte inquinamento nel secondo punto è invece ignota, per ora, e comunque risalirebbe a qualche decennio fa.
Soluzione. L’azienda si è dichiarata responsabile dell’inquinamento, avviando l’iter di indagine, di verifica, di controllo e quindi di bonifica dei terreni.
Conferenza. Prossimamente la Conferenza di servizi metterà in luce il piano di bonifica generale delle sorgenti. I tempi previsti dovrebbero essere lunghi.
Divieti. Il divieto dell’uso dei pozzi resta. Il quadro generale è definito, ma soggetto a possibili evoluzioni.
18 febbraio 2011