Visita il fratello detenuto con la droga nelle mutande

Visita il fratello detenuto con la droga nelle mutande
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(22 apr) Era forse destinata al fratello, detenuto nel carcere di viale dei Tigli, la droga trovata dagli agenti della Polizia penitenziaria addosso a un tunisino di 47 anni, R.R., fermato e controllato prima che potesse accedere al parlatorio e incontrare il parente. L’uomo, che ha da tempo ottenuto la cittadinanza italiana, è stato denunciato per detenzione e spaccio di droga con l’aggravante del luogo e cioé un penitenziario. Gli è stata inoltre ritirata la patente di guida. Nonostante rappresenti l’ennesima operazione portata a buon fine dal personale della Polpenitenziaria, la notizia resta coperta da riserbo. (22 apr) Era forse destinata al fratello, detenuto nel carcere di viale dei Tigli, la droga trovata dagli agenti della Polizia penitenziaria addosso a un tunisino di 47 anni, R.R., fermato e controllato prima che potesse accedere al parlatorio e incontrare il parente. L’uomo, che ha da tempo ottenuto la cittadinanza italiana, è stato denunciato per detenzione e spaccio di droga con l’aggravante del luogo e cioé un penitenziario. Gli è stata inoltre ritirata la patente di guida. Nonostante rappresenti l’ennesima operazione portata a buon fine dal personale della Polpenitenziaria, la notizia resta coperta da riserbo. A dare una mano agli agenti, ci ha pensato un “cane poliziotto” di nome Banjo (nella foto mentre effettua un controllo a un’auto) che fa parte del nucleo cinofili del corpo che ha sede ad Asti. L’operazione risale allo scorso fine settimana. Come accade a rotazione in tutti i penitenziari piemontesi, in occasione delle visite dei parenti ai detenuti, era presente all’ingresso del parlatorio anche l’unità cinofila composta dal cane e dal suo conduttore. Quando Banjo si è avvicinato al tunisino, entrato con l’intenzione di ottenere un colloquio con il fratello, ha segnalato in modo inequivocabile agli agenti che il visitatore poteva nascondere addosso della sostanza stupefacente. E’ così scattata in automatico la perquisizione. In effetti, in un involucro di cellophane inserito nelle mutante, il tunisino nascondeva della droga. La perquisizione è stata estesa anche alla vettura dello straniero. L’esito è stato anche in questo caso positivo in quanto, grazie al fiuto del cane e all’intuito degli agenti, è stato trovato, sotto la leva del cambio, un altro piccolo quantitativo di droga.

22 aprile 2010

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