Per Novara e Santhià, treni più veloci e meno fermate
Obiettivo velocizzare i treni per giungere a Novara e a Santhià nel minor tempo possibile. Mossi da questo intento i rappresentanti del comitato pendolari di Biella ha incontrato mercoledì la Regione Piemonte e Trenitalia per discutere dei nuovi orari che entreranno in vigore sulle tratte piemontesi a partire dal prossimo 9 dicembre. «Un incontro - dice il presidente dell’associazione, Marco Vigliocco (nella foto) - che ci fa ben sperare anche se non sono stati forniti molti particolari sugli orari».
La cosa che i pendolari giudicano positiva è l’apertura della Regione e di Trenitalia sulla soppressione di fermate per quanto riguarda alcuni treni. «In particolare quelle di Chiavazza e di Vigliano sul Biella-Novara - aggiunge Vigliocco -, mentre si sono registrate resistenze per quanto concerne Ghislarengo e le fermate del novarese. Ma questo dovrebbe comunque consentirci di guadagnare tempo e giungere più in fretta a Novara». Stesso discorso anche per Santhià. «Non sono stati però specificati - sottolinea il presidente - quali saranno i treni interessati e quali saranno le fermate che verranno cancellate. Il tutto sarà rimandato a un successivo incontro, presumibilmente ad inizio dicembre, insieme a tutti gli altri rappresentanti dei comitati del quadrante».
Il Biella-Milano. Resiste al cambio di orario anche il diretto che porta a Milano. «Le cose non vanno benissimo - sottolinea Vigliocco - visto che l’utenza in partenza da Biella rimane abbastanza bassa. Bisogna però ricordarsi che questo è un treno politico voluto da Simonetti e supportato da Cota. Che costa un milione di euro che, forse, se fossero impiegati meglio darebbero maggiori frutti. I tempi di percorrenza non sono migliorati perché il problema rimane sempre quello di entrare nel nodo di Milano. E allora forse sarebbe il caso di raggiungere prima Novara per guadagnare tempo. Lì si potrebbe cambiare e raggiungere Milano più velocemente».
Cambio cadenze. Alcune novità positive, di riflesso, i pendolari biellesi le avranno comunque. «Regione e Trenitalia hanno iniziato a lavorare su altre zone - sottolinea Vigliocco - e da gennaio inizieremo a ragionare anche sulle nostre tratte. Ma, indirettamente, qualche vantaggio lo avremo. Con il cadenzamento diverso della Novara Alessandria gli studenti che studiano a Pavia ci metteranno meno a raggiungere la loro destinazione. E anche chi deve andare a Torino Lingotto, scendendo a Stura ci metterà solo un quarto d’ora».
I disagi. Il tasto dolente rimangono i disagi per i ritardi. «Ci è stato detto - conclude Vigliocco - che gli scioperi bianchi per l’entrata in vigore della strumentazione elettronica stanno pian piano terminando e questo comporterà dei miglioramenti. Ma non abbiamo ricevuto tutte le risposte che volevamo su quanto accaduto in queste settimane. Ad esempio non ci è stato detto cos’è successo quel fatidico 30 ottobre quando, dopo tutti i disagi subiti, è stato presentato anche un esposto in Procura. Non molleremo la presa sino a quando non avremo delle risposte».