Pd, spunta il nome della Nicolo
Un partito in movimento, alla ricerca di un equilibrio tra passato e futuro, che ovviamente si misura anche attraverso i propri rappresentanti nelle istituzioni, nel presente. E quindi i candidati. Dopo l’operazione delle “primarie” per il candidato sindaco di Biella, vinte da Marco Cavicchioli, la discussione dentro il Partito democratico si sta spostando sulle consultazioni regionali. E quindi è scattato l’ennesimo dibattito sui nomi.
La novità. In questo senso il nome nuovo che emerge tra i possibili aspiranti alla corsa verso Torino è quello di Marta Nicolo (foto), trentenne ricercatrice universitaria, da tutti considerata una straordinaria risorsa del partito per qualità umane e intellettuali. «Mi è stato proposto. Ma ho preso tempo - ammette -. Aspetto la segreteria straordinaria del partito, programmata per lunedì, per decidere». Sul metodo per la scelta del candidato, Nicolo ha le idee chiare: «Indietro non si può tornare. Le “primarie” sono state una conquista, che rivendico con orgoglio. Poi certo il partito deve essere pronto a queste consultazioni, non stancando militanti, simpatizzanti ed elettori. Io candidata? Sono una militante che lavora per il partito, cercando percorsi condivisi e non scontri con chicchessia. Non ho ambizioni personali e credo nell’esigenza di un rinnovamento anche a livello locale. Il rinnovamento è anche slancio e coraggio. Il partito ha altre risorse, ex sindaci conosciuti e stimati. Io invece non ho esperienza amministrativa, con tanto da imparare. Ritengo comunque giusto che i candidati abbiano una legittimazione dagli iscritti o dai simpatizzanti/elettori».
Metodo. Quindi il problema del come. La segreteria provinciale ha deciso per le assemblee su macro-aree. Quattro? Cinque? Non si sa. E poi: chi vota? Gli iscritti o anche i simpatizzanti?
Io, Vittorio. «Appunto! Servono candidati forti, nel senso di legittimati - dice l’ex sindaco di Biella Barazzotto (foto) - e non frutto di scontri tra correnti. Io? Disponibile, ma non a tutti i costi. Solo se c’è condivisione. Credo in una battaglia forte per avere occasioni vere di andare in Regione per il candidato, contro la solita logica “torinocentrica”». Altri nomi in lizza sono Riccardo Lunardon, Sergio Pelosi e Giuseppe Tallia.