Pd e Sinistra divorziati in casa

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Pd e Sinistra
divorziati in casa

Sbarramento, Cosrab, alleanze per le amministrative. Ormai è scontro totale

(2 feb) «Prendiamo atto che il Partito Democratico, dopo le dichiarazioni di Gianluca Susta,  ha sciolto il vincolo di maggioranza con noi. Ci comporteremo di conseguenza». A parlare è il segretario provinciale di Rifondazione Comunista, Roberto Pietrobon, all’indomani del Susta-pensiero che, anche se non ufficialmente, annuncia quello che ormai tutti quanti avevano intuito. Ossia che il Pd, alle prossime consultazioni amministrative di giugno, andrà da solo al primo turno.

Pd e Sinistra divorziati in casa
Sbarramento, Cosrab, alleanze per le amministrative. Ormai è scontro totale

«Prendiamo atto che il Partito Democratico, dopo le dichiarazioni di Gianluca Susta,  ha sciolto il vincolo di maggioranza con noi. Ci comporteremo di conseguenza». A parlare è il segretario provinciale di Rifondazione Comunista, Roberto Pietrobon, all’indomani del Susta-pensiero che, anche se non ufficialmente, annuncia quello che ormai tutti quanti avevano intuito. Ossia che il Pd, alle prossime consultazioni amministrative di giugno, andrà da solo al primo turno. «Se hanno deciso di perdere facciano pure - continua Pietrobon -, ma non ci vengano a dire che le differenze sono programmatiche perché allora queste persisterebbero anche al secondo turno».
Ormai ogni pretesto sembra buono per litigare. Le prime avvisaglie si erano registrate alla prima convocazione di Cosrab per l’elezione del presidente, poi sfumata. Giovedì, invece, la Sinistra si era ritrovata compatta sotto la sede del Pd per far sentire tutto la propria indignazione per l’accordo, in sede romana, sullo sbarramento al quattro per cento proposto per le prossime elezioni europee. «Una scelta non democratica, un colpo di stato» hanno tuonato Silvio Belletti, del Pdci, Roberto Pietrobon, di Rc e Gloria Gribaudo, di Sinistra Democratica. «Ma quale colpo di stato - ha ribattuto immediatamente il segretario del Pd, Michelangelo Valenti -, parlare così di un provvedimento del genere è un non senso».
La Sinistra, già giovedì ha parlato della possibilità di uscire dalla maggioranza, e Pietrobon conferma: «Ci sentiremo liberi di votare secondo coscienza, a partire dal bilancio del Comune di Biella in discussione a metà febbraio». Insomma, un tutti contro tutti al quale cerca di porre un freno Silvio Belletti: «Ci sono ancora molti appuntamenti importanti prima del voto, a partire dai consuntivi e da altre strategie da intraprendere. Non si può buttare tutto a mare. Sabato ero a Torino e il segretario regionale del Pd, Morgando, ha comunicato che per le alleanze non si è deciso nulla, neppure a Biella. Poi vengo a sapere delle dichiarazioni di Susta. Ne prendo atto, cercheremo di confrontarci sui programmi e vedremo se al secondo turno c’è spazio per un’intesa».
Programmi che come spina nel fianco hanno tre argomenti: l’autostrada innanzitutto, e poi le gare europee di Atap e Seab.
Ma intanto incombe anche l’assemblea del Cosrab, probabilmente convocata per il 10 febbraio. Il sindaco di Biella, Vittorio Barazzotto, aveva presentato un ordine del giorno per la variazione dello statuto. Proposta poi ritirata. Ora l’orientamento sembra quello di arrivare all’elezione del presidente e del Consiglio di amministrazione a tempo. Tra sei mesi dovrebbero presentarsi all’assemblea dimissionari. Una proposta che, vista la scarsa durata del mandato, non convince molti.

Enzo Panelli
panelli@primabiella.it

2 febbraio 2009

 

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