Passeggeri bus: in 5 anni 31,5% in più

Passeggeri bus: in 5 anni 31,5% in più
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Dal 2008 al 2013 in Piemonte è cresciuto il trasporto pubblico locale in termini di passeggeri. A Torino sono aumentati del 5,2%, a Biella l’aumento è stato del 31,5%, a Vercelli del 30,2%, a Cuneo del 29,4%, a Novara dell’8,5%. A Verbania, Asti e Alessandria i passeggeri del Tpl non sono aumentati, ma sono diminuiti, rispettivamente del 22,2%, 20,2% e 19,8%. Sempre considerando il periodo dal 2008 al 2013 nel nostro Paese i passeggeri annui del Trasporto pubblico locale nei comuni capoluogo di provincia sono passati da 3 miliardi e 835 milioni a 3 miliardi e 379 milioni. In sei anni, quindi, vi è stata una perdita di 456 milioni di passeggeri, che corrispondono ad un calo dell’11,9%. Questi dati emergono da un’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro su dati Istat.

Il calo dei passeggeri del trasporto pubblico locale è un fenomeno che negli ultimi anni è stato particolarmente forte. Alla base di questa diminuzione vi sono diverse cause, tra le quali ve ne sono due di particolare importanza: il fatto che i mezzi utilizzati sono obsoleti e tra l’altro inquinanti (l’età media degli autobus utilizzati per i trasporti urbani in Italia è di 13 anni) e il fatto che, soprattutto nei comuni più grandi, l’attesa di un mezzo pubblico a volte può prolungarsi ben oltre i tempi previsti.

L’alternativa all’uso di mezzi pubblici è l’uso di mezzi privati, con conseguente aumento del traffico e dell’inquinamento atmosferico. «Per avere un’inversione di tendenza e riconvertire all’uso di mezzi pubblici chi negli anni scorsi è passato ad usare mezzi privati, bisognerebbe dare inizio ad un ricambio generazionale dei mezzi utilizzati ed allo stesso tempo dimostrare una maggiore attenzione nei confronti delle necessità dei passeggeri», sostiene Daniel Gainza, direttore commerciale di Continental Cvt -. E’ quindi necessario cambiare approccio alla gestione dei trasporti, ponendo al centro dell’attenzione le reali necessità dei consumatori finali a cui i servizi di trasporto sono dedicati. L’obiettivo dovrebbe essere quello di rendere il trasporto pubblico non solo più efficiente e più sostenibile, ma anche più umano, e quindi più vicino alle esigenze dei passeggeri, testimoniando così l’attenzione che i passeggeri si aspettano per tornare ad utilizzare i mezzi del Trasporto pubblico locale». 

Dunque Biella, secondo questo studio basato su dati Istat, va controcorrente rispetto alla media nazionale. Nonostante i tagli subiti dal trasporto pubblico locale i dati sui passeggeri sarebbero in aumento. I passeggeri sono passati da 780mila a 1,03 milioni. 

E.P.

Dal 2008 al 2013 in Piemonte è cresciuto il trasporto pubblico locale in termini di passeggeri. A Torino sono aumentati del 5,2%, a Biella l’aumento è stato del 31,5%, a Vercelli del 30,2%, a Cuneo del 29,4%, a Novara dell’8,5%. A Verbania, Asti e Alessandria i passeggeri del Tpl non sono aumentati, ma sono diminuiti, rispettivamente del 22,2%, 20,2% e 19,8%. Sempre considerando il periodo dal 2008 al 2013 nel nostro Paese i passeggeri annui del Trasporto pubblico locale nei comuni capoluogo di provincia sono passati da 3 miliardi e 835 milioni a 3 miliardi e 379 milioni. In sei anni, quindi, vi è stata una perdita di 456 milioni di passeggeri, che corrispondono ad un calo dell’11,9%. Questi dati emergono da un’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro su dati Istat.

Il calo dei passeggeri del trasporto pubblico locale è un fenomeno che negli ultimi anni è stato particolarmente forte. Alla base di questa diminuzione vi sono diverse cause, tra le quali ve ne sono due di particolare importanza: il fatto che i mezzi utilizzati sono obsoleti e tra l’altro inquinanti (l’età media degli autobus utilizzati per i trasporti urbani in Italia è di 13 anni) e il fatto che, soprattutto nei comuni più grandi, l’attesa di un mezzo pubblico a volte può prolungarsi ben oltre i tempi previsti.

L’alternativa all’uso di mezzi pubblici è l’uso di mezzi privati, con conseguente aumento del traffico e dell’inquinamento atmosferico. «Per avere un’inversione di tendenza e riconvertire all’uso di mezzi pubblici chi negli anni scorsi è passato ad usare mezzi privati, bisognerebbe dare inizio ad un ricambio generazionale dei mezzi utilizzati ed allo stesso tempo dimostrare una maggiore attenzione nei confronti delle necessità dei passeggeri», sostiene Daniel Gainza, direttore commerciale di Continental Cvt -. E’ quindi necessario cambiare approccio alla gestione dei trasporti, ponendo al centro dell’attenzione le reali necessità dei consumatori finali a cui i servizi di trasporto sono dedicati. L’obiettivo dovrebbe essere quello di rendere il trasporto pubblico non solo più efficiente e più sostenibile, ma anche più umano, e quindi più vicino alle esigenze dei passeggeri, testimoniando così l’attenzione che i passeggeri si aspettano per tornare ad utilizzare i mezzi del Trasporto pubblico locale». 

Dunque Biella, secondo questo studio basato su dati Istat, va controcorrente rispetto alla media nazionale. Nonostante i tagli subiti dal trasporto pubblico locale i dati sui passeggeri sarebbero in aumento. I passeggeri sono passati da 780mila a 1,03 milioni. 

E.P.

 

 

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