Pass Ztl e parcheggi gratis per i politici

Pass Ztl e parcheggi gratis per i politici
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I dati richiesti in Comune dal capogruppo della Sinistra, Roberto Pietrobon, sulle autorizzazioni rilasciate agli amministratori per accedere alla Ztl forniscono  una fotografia precisa, un dato inconfutabile: il giro di vite sui pass per circolare in centro città non ha riguardato parte della classe politica, quella al governo. Oltre al permesso, si aggiungono alcuni privilegi tutti in capo alla “casta” che, in un momento di aumenti di tariffe, costo dei parcheggi, del carburante e chi più ne ha più ne metta, non aiutano di certo a riavvicinare i cittadini alla politica in crisi di appeal.

 
Tagli. Il tutto nasce dal nuovo regolamento di accesso alla Ztl che, nelle intenzioni della giunta, doveva mettere ordine a una situazione ormai fuori controllo. E i risultati ci sono stati visto che sono stati accettati più di 2mila pass in meno. Ma i politici fanno categoria a sè, tanto che alcuni assessori di pass ne hanno più di uno.
E tutti quanti, compresi quelli provinciali, sono muniti di tessera per non pagare la sosta negli spazi blu.

Il caso.  Dalla risposta ad un accesso agli atti fatta da Pietrobon si scopre così che il sindaco Dino Gentile ha due pass, il presidente del consiglio comunale Francesco Piemontese, gli assessori Andrea Gibello, Gabriele Mello Rella, Vanna Milani, Giacomo Moscarola, Livia Caldesi, Marzio Olivero e Andrea Delmastro uno (gli ultimi tre, in quanto residenti in zona Ztl, ne hanno diritto in automatico). Poi ci sono gli assessori Roberto Pella e Caterina Giachino con due a testa e l’assessore Massimiliano Gaggino con addirittura tre (due auto e una moto).
A questi si aggiungono un pass per il segretario generale e tre  per l’ufficio Gabinetto («tutti e tre per il portavoce Martino Preden» dice Pietrobon). I dirigenti, invece, non usufruiscono di pass, fatti salvi gli architetti Patergnani e Cecca che risiedono all’interno della Ztl.
 «Mentre il giovane precario che presta servizio come cameriere in un bar del centro o del Borgo storico - aggiunge il capogruppo della Sinistra - si è visto revocare, dal nuovo regolamento della Ztl appena entrato in vigore, il permesso per accedere alle zone a traffico limitato, il collaboratore più stretto del sindaco Dino Gentile può addirittura scegliere l’auto con la quale recarsi al lavoro».

 Non pagano i parcheggi.  Pietrobon, poi, svela un altro particolare. «Questa giunta - dice - oltre agli aumenti sarà anche ricordata per aver aumentato di 400 stalli i parcheggi a pagamento in città, togliendoli dall’unico luogo che produce turismo, Oropa.  Peccato che a pagare la sosta saranno tutti i comuni cittadini mentre la casta, che ci governa è esonerata. Scopriamo infatti che non solo, come è prassi, tutti i dieci assessori comunali sono dotati di abbonamento gratuito ma, non si sa bene per quale motivo, anche tutti i membri della giunta provinciale». «La casta del centro destra biellese - aggiunge poi il consigliere della Sinistra - estende il privilegio anche al presidente del Consiglio comunale, al presidente del Consorzio dei Comuni e al portavoce del Sindaco. Credo che a fronte dei pesantissimi sacrifici che questa amministrazione sta chiedendo, in maniera iniqua ai cittadini e alle cittadine di Biella, il minimo sarebbe quello di ridursi i privilegi. Sono certo che anche questo consiglio non verrà ascoltato ma, parafrasando Simonetti: “continuate così che la pentola a pressione di questa Città prima o poi scoppierà”».
 Enzo Panelli

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