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Paga le tasse con la carta di credito clonata a un biellese

Altro 18 Aprile 2011 ore 00:21

(17 apr) E’ finito nei guai con la giustizia, ma ha quantomeno regolato la propria posizione con il Fisco. Si tratta di un truffatore di 30 anni che ha clonato la carta di credito di un biellese di 63 anni e poi l’ha utilizzata per pagare gli arretrati delle imposte ancora pendenti. A scoprirlo sono stati i tecnici della Polizia postale di Biella a cui la vittima del truffatore si è rivolto per denunciare l’accaduto. Gli accertamenti hanno permesso di scoprire che la carta di credito clonata era servita anche per acquistare biglietti ferroviari per 550 euro, 130 euro in biglietti aerei e 175 euro, appunto, a favore della sede napoletana di una nota società di riscossione dei tributi. Tutti i pagamenti erano stati eseguiti on line.
(17 apr) E’ finito nei guai con la giustizia, ma ha quantomeno regolato la propria posizione con il Fisco. Si tratta di un truffatore di 30 anni che ha clonato la carta di credito di un biellese di 63 anni e poi l’ha utilizzata per pagare gli arretrati delle imposte ancora pendenti. A scoprirlo sono stati i tecnici della Polizia postale di Biella a cui la vittima del truffatore si è rivolto per denunciare l’accaduto. Gli accertamenti hanno permesso di scoprire che la carta di credito clonata era servita anche per acquistare biglietti ferroviari per 550 euro, 130 euro in biglietti aerei e 175 euro, appunto, a favore della sede napoletana di una nota società di riscossione dei tributi. Tutti i pagamenti erano stati eseguiti on line.
Gli esperti della Postale hanno altresì scoperto che la carta era stata clonata a Varese in occasione di un prelievo effettuato dal biellese. La clonazione ra avvenuta probabilmente con l’utilizzo di uno skimmer. Più complessa è stata comunque la ricerca dell’autore dei pagamenti. Sono state recuperate tutte le tracce informatiche lasciate dal truffatore in occasione dei pagamenti on line e, alla fine, il casertano è stato identificato. Come poi è stato verificato con Trenitalia, i biglietti del treno non erano stati acquistati per viaggiare, ma soltanto per ottenere il rimborso in contanti a titolo di mancato utilizzo, motivo per il quale il malfattore si premurava di acquistarli volutamente a prezzo intero.

17 aprile 2011

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