Ossa umane fuori dalle tombe al cimitero
«Quando ho visto quell’uccello che si portava via un osso non ho capito subito quello che stava accadendo. Poi mi sono avvicinato e...». Il racconto di Santo Sicurelli, cinquantenne di Biella, è preciso e dettagliato. Lunedì 2 giugno, in mattinata, si reca al cimitero centrale di Biella per far visita alle tombe di alcuni parenti defunti.
All’altezza del campo A la scoperta. Macabra. Lì, in bella vista, c’erano una gran quantità di ossa umane. «Non mi pareva vero - sottolinea Sicurelli -, come si fa a lasciare alla vista di tutti quei resti umani? In un luogo che è come una chiesa, sacro». Sicurelli non ci ha pensato su due volte e ha contattato telefonicamente i carabinieri per chiedere l’intervento. «La chiamata - racconta ancora l’uomo - è stata girata alla polizia e poco dopo degli agenti erano sul posto a raccogliere la segnalazione. Anche loro erano increduli».
La replica del Comune. Da parte del servizio cimiteriale di Biella c’è la piena coscienza di quanto accaduto. «I necrofori - dicono i responsabili degli uffici preposti - stanno svolgendo esumazioni ordinarie nel campo comune “A”. Le forti piogge di sabato notte e mattina hanno causato il dilavamento di grumi terrosi che avvolgevano parti ossee, non altrimenti visibili e (purtroppo) sfuggite al controllo degli operatori in occasione della ricomposizione dei resti esumati per essere ritumulati in cellette ossario. La concomitanza del fine settimana e di una festività e la non programmazione - fatto estremamente raro in verità - di funerali nella mattinata di sabato e nella mattinata di lunedì, festivo ma “lavorativo” in caso di necessità, ha causato l'increscioso accadimento, non essendo il cimitero costantemente presidiato. Il necroforo è stato avvisato comunque immediatamente attraverso il servizio comunale di reperibilità e nel primo pomeriggio del 2 giugno ha provveduto a raccogliere le ossa ed a trasferirle nell'ossario comune».