Oltre 4.500 firme contro la discarica a Salussola

Oltre 4.500 firme contro la discarica a Salussola
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SALUSSOLA -  Si è conclusa «con successo» - affermano gli organizzatori - la raccolta firme promossa dal Comitato “Salussola Ambiente & Futuro” contro il progetto di una discarica di amianto in Regione Brianco a Salussola. Con 4.530 firme la petizione è stata spedita in settimana a Provincia di Biella, Asl, Arpa, Prefettura di Biella, Comune di Salussola, Regione Piemonte e sindaci dei Comuni limitrofi. «Un risultato straordinario - puntualizza la portavoce Simonetta Magnone - che testimonia come il dissenso vada ben oltre i confini del paese, che conta circa 2mila abitanti».

«La raccolta di così tante firme in così poco tempo - continuano i rappresentanti del gruppo - è il risultato dell’impegno, oltre che del Comitato, anche delle singole persone, delle attività commerciali e di alcuni Comuni che hanno offerto il loro supporto per sensibilizzare al problema. E’ evidente, quindi, che non si possa parlare di sindrome di Nimby (not in my backyard, ndr) essendo solo una parte dei sottoscrittori salussolese, ma il risultato è indice di uno scontento generalizzato dei biellesi rispetto ad una gestione miope del territorio. La decisione di realizzare una discarica non dovrebbe essere lasciata ai privati, ma dovrebbe essere una gestione pubblica nell’interesse della popolazione e delle esigenze di smaltimento del territorio. Non si può prescindere dal fare delle considerazioni sullo stato di salute della popolazione, dell’ambiente, dell’immagine e dello sviluppo culturale, economico, storico e paesaggistico del territorio. Il progetto vorrebbe la collocazione della discarica di amianto su suolo agricolo di grande pregio in quanto compreso nel disciplinare di produzione della Dop Riso di Baraggia biellese e vercellese. E’ impensabile depredare il nostro territorio di un prodotto così prestigioso andando a sostituirlo con milioni di metri cubi di amianto. Per tutte queste e tante altre ragioni la gente non ha perso l’occasione per firmare contro lo scempio del territorio». «Unanime  - prosegue il Comitato in una nota - l’opinione che oggi è Salussola a dover fronteggiare un problema di così vasta entità ma domani potrebbe toccare a chiunque altro, proprio per tale ragione non è venuta meno la solidarietà della gente. Inequivocabile il messaggio che questa raccolta firme contiene: bisogna guardare al territorio, la tutela deve essere una priorità, la volontà popolare deve essere ascoltata. Il Comitato auspica che un messaggio così significativo venga recepito da chi è oggi alla guida del territorio biellese e piemontese e che ne conseguano decisioni atte a garantire anche la salvaguardia della serenità della popolazione oltre che lo stato di salute».

In seguito alla presentazione della petizione in tanti hanno chiesto ancora di poter firmare, quindi «non è escluso - puntualizzano ancora i promotori - che la raccolta firme abbia un seguito e ci possano essere ulteriori integrazioni. Rimane fermo l’impegno di voler continuare a proteggere Salussola». 

SALUSSOLA -  Si è conclusa «con successo» - affermano gli organizzatori - la raccolta firme promossa dal Comitato “Salussola Ambiente & Futuro” contro il progetto di una discarica di amianto in Regione Brianco a Salussola. Con 4.530 firme la petizione è stata spedita in settimana a Provincia di Biella, Asl, Arpa, Prefettura di Biella, Comune di Salussola, Regione Piemonte e sindaci dei Comuni limitrofi. «Un risultato straordinario - puntualizza la portavoce Simonetta Magnone - che testimonia come il dissenso vada ben oltre i confini del paese, che conta circa 2mila abitanti».

«La raccolta di così tante firme in così poco tempo - continuano i rappresentanti del gruppo - è il risultato dell’impegno, oltre che del Comitato, anche delle singole persone, delle attività commerciali e di alcuni Comuni che hanno offerto il loro supporto per sensibilizzare al problema. E’ evidente, quindi, che non si possa parlare di sindrome di Nimby (not in my backyard, ndr) essendo solo una parte dei sottoscrittori salussolese, ma il risultato è indice di uno scontento generalizzato dei biellesi rispetto ad una gestione miope del territorio. La decisione di realizzare una discarica non dovrebbe essere lasciata ai privati, ma dovrebbe essere una gestione pubblica nell’interesse della popolazione e delle esigenze di smaltimento del territorio. Non si può prescindere dal fare delle considerazioni sullo stato di salute della popolazione, dell’ambiente, dell’immagine e dello sviluppo culturale, economico, storico e paesaggistico del territorio. Il progetto vorrebbe la collocazione della discarica di amianto su suolo agricolo di grande pregio in quanto compreso nel disciplinare di produzione della Dop Riso di Baraggia biellese e vercellese. E’ impensabile depredare il nostro territorio di un prodotto così prestigioso andando a sostituirlo con milioni di metri cubi di amianto. Per tutte queste e tante altre ragioni la gente non ha perso l’occasione per firmare contro lo scempio del territorio». «Unanime  - prosegue il Comitato in una nota - l’opinione che oggi è Salussola a dover fronteggiare un problema di così vasta entità ma domani potrebbe toccare a chiunque altro, proprio per tale ragione non è venuta meno la solidarietà della gente. Inequivocabile il messaggio che questa raccolta firme contiene: bisogna guardare al territorio, la tutela deve essere una priorità, la volontà popolare deve essere ascoltata. Il Comitato auspica che un messaggio così significativo venga recepito da chi è oggi alla guida del territorio biellese e piemontese e che ne conseguano decisioni atte a garantire anche la salvaguardia della serenità della popolazione oltre che lo stato di salute».

In seguito alla presentazione della petizione in tanti hanno chiesto ancora di poter firmare, quindi «non è escluso - puntualizzano ancora i promotori - che la raccolta firme abbia un seguito e ci possano essere ulteriori integrazioni. Rimane fermo l’impegno di voler continuare a proteggere Salussola». 

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