Nuovo sistema di raccolta rifiuti, l'80% dei biellesi differenziano bene

Nuovo sistema di raccolta rifiuti, l'80% dei biellesi differenziano bene
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BIELLA - Il 73,1% dei condomini e l’88,6% delle cosiddette monoutenze (famiglie che vivono in case indipendenti o in condomini fino a sei appartamenti) stanno facendo bene la differenziata da quando è in vigore il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti in città. Lo dicono i dati di pesi e volumi della frazione indifferenziata prodotta, analizzati dall’assessorato all’ambiente e da Seab dopo i primi mesi di raccolta puntuale. Nel dettaglio in città ci sono 1.027condomini: 751 di questi producono una quantità pro capite di indifferenziato inferiore ai 300 grammi al giorno, 205 (pari al 20%) ne producono tra 300 e 500 grammi e 71 (il 6,9%) oltre 500 grammi, sintomo di una quantità insufficiente di rifiuti riciclati. Quanto alle monoutenze, in città sono 7.515: 6.664 hanno totalizzato due o meno svuotamenti mensili del contenitore, 399 (pari al 5,31%) sono a tre e 454 (il 6%) a quattro e oltre.

«Al di là dei numerosi accertamenti in corso» spiega l’assessore all’ambiente Diego Presa, «da una prima sintesi emerge che quasi l’80% dei condomini e delle monoutenze fa discretamente bene la raccolta differenziata, mentre poco meno del 7% evidenzia significative anomalie per quantità o volume». Su questi utenti si concentrerà l’impegno dell’amministrazione e di Seab: «Invieremo ulteriore materiale informativo. La raccomandazione di fondo è la stessa: massima attenzione alla raccolta differenziata in modo da ridurre i pesi o il numero dei conferimenti relativi ai rifiuti indifferenziati, che per la parte variabile potrebbero incidere anche in modo considerevole sulla bolletta. Attenzione in particolare al materiale organico per ridurre il peso e alla plastica per contenere il volume».

Informare prima che sanzionare è stata anche la linea seguita finora, come sottolinea l’assessore: «Riteniamo, d'intesa con gli ispettori Seab e lo stesso presidente Claudio Marampon, che una corretta informazione debba sempre venire prima della sanzione, tanto che negli ultimi due mesi si è fatto visita a oltre un migliaio di famiglie, fornendo ulteriore materiale informativo e tecnico laddove sono state rilevate le criticità maggiori. Le multe non sono sospese, ma vengono comminate, come da regolamento e dopo un'attenta valutazione nei casi gravi o recidivi con particolare attenzione all’abbandono in luoghi esterni o in prossimità dei cassonetti. Dall’inizio del 2016 sono state comminate105 sanzioni per abbandono (la maggior parte) e mancata differenziazione (solo in casi particolarmente gravi o recidivi) di cui una da 6.500 euro, 8 da 600 euro e 95 di importo compreso tra 50 e 100 euro».

Nei primi sei mesi del 2016 la media della raccolta differenziata in città si è attestata al 69,8%, somma del 64,8% di raccolta urbana e del 5% stimato dei cosiddetti rifiuti assimilati, riciclati in autonomia dalle attività produttive. «Abbiamo così superato il limite del 65% previsto in programma e dalla Comunità Europea a partire dal 2012» spiega Presa. «Ora puntiamo al 75%. E questi dati relativi ai pesi e ai volumi dei rifiuti indifferenziati sono in gran parte confortanti ed estremamente utili in questa fase sperimentale per proseguire la campagna di informazione e di educazione».

BIELLA - Il 73,1% dei condomini e l’88,6% delle cosiddette monoutenze (famiglie che vivono in case indipendenti o in condomini fino a sei appartamenti) stanno facendo bene la differenziata da quando è in vigore il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti in città. Lo dicono i dati di pesi e volumi della frazione indifferenziata prodotta, analizzati dall’assessorato all’ambiente e da Seab dopo i primi mesi di raccolta puntuale. Nel dettaglio in città ci sono 1.027condomini: 751 di questi producono una quantità pro capite di indifferenziato inferiore ai 300 grammi al giorno, 205 (pari al 20%) ne producono tra 300 e 500 grammi e 71 (il 6,9%) oltre 500 grammi, sintomo di una quantità insufficiente di rifiuti riciclati. Quanto alle monoutenze, in città sono 7.515: 6.664 hanno totalizzato due o meno svuotamenti mensili del contenitore, 399 (pari al 5,31%) sono a tre e 454 (il 6%) a quattro e oltre.

«Al di là dei numerosi accertamenti in corso» spiega l’assessore all’ambiente Diego Presa, «da una prima sintesi emerge che quasi l’80% dei condomini e delle monoutenze fa discretamente bene la raccolta differenziata, mentre poco meno del 7% evidenzia significative anomalie per quantità o volume». Su questi utenti si concentrerà l’impegno dell’amministrazione e di Seab: «Invieremo ulteriore materiale informativo. La raccomandazione di fondo è la stessa: massima attenzione alla raccolta differenziata in modo da ridurre i pesi o il numero dei conferimenti relativi ai rifiuti indifferenziati, che per la parte variabile potrebbero incidere anche in modo considerevole sulla bolletta. Attenzione in particolare al materiale organico per ridurre il peso e alla plastica per contenere il volume».

Informare prima che sanzionare è stata anche la linea seguita finora, come sottolinea l’assessore: «Riteniamo, d'intesa con gli ispettori Seab e lo stesso presidente Claudio Marampon, che una corretta informazione debba sempre venire prima della sanzione, tanto che negli ultimi due mesi si è fatto visita a oltre un migliaio di famiglie, fornendo ulteriore materiale informativo e tecnico laddove sono state rilevate le criticità maggiori. Le multe non sono sospese, ma vengono comminate, come da regolamento e dopo un'attenta valutazione nei casi gravi o recidivi con particolare attenzione all’abbandono in luoghi esterni o in prossimità dei cassonetti. Dall’inizio del 2016 sono state comminate105 sanzioni per abbandono (la maggior parte) e mancata differenziazione (solo in casi particolarmente gravi o recidivi) di cui una da 6.500 euro, 8 da 600 euro e 95 di importo compreso tra 50 e 100 euro».

Nei primi sei mesi del 2016 la media della raccolta differenziata in città si è attestata al 69,8%, somma del 64,8% di raccolta urbana e del 5% stimato dei cosiddetti rifiuti assimilati, riciclati in autonomia dalle attività produttive. «Abbiamo così superato il limite del 65% previsto in programma e dalla Comunità Europea a partire dal 2012» spiega Presa. «Ora puntiamo al 75%. E questi dati relativi ai pesi e ai volumi dei rifiuti indifferenziati sono in gran parte confortanti ed estremamente utili in questa fase sperimentale per proseguire la campagna di informazione e di educazione».

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