Nuovo ospedale, polemica sul nome

Nuovo ospedale, polemica sul nome
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 L’annuncio fatto dal direttore generale dell’Asl Bi sul nome del nuovo ospedale ha creato un ampio dibattito nella comunità biellese. “Madonna d’Oropa” non è piaciuto a tutti e sono partite già delle proposte alternative, una su tutte, per cercare di far cambiare idea a chi ha poi il compito di decidere, ossia il direttore Gianfranco Zulian.

Il sindaco di Biella, Marco Cavicchioli, non esita a prendere posizione. «Io sono un cattolico - sottolinea - ma quel nome non lo vedo indicato, soprattutto in una società multietnica come quella del 2014. Per questo credo sia importante condividere con il territorio il nome da dare al nuovo ospedale. La mia proposta è semplice, passiamo dall’Assemblea dei sindaci che ha compiti di indirizzo in tema sanitario«.

L’alternativa di parte laica pare già pronta.  Nelle ultime ore ha infatti fatto capolino il nome di “Maria Bonino”, la pediatra biellese morta in Africa nel 2005 a causa del morbo di Marburg. «Ho sentito anch’io questa idea - risponde Cavicchioli - e credo che sia pienamente condivisibile. Maria Bonino incarnava lo spirito missionario e aveva una provenienza dal mondo sanitario». Sul piatto, attualmente, i nomi tra cui scegliere diventano due. Ne è conscio anche il direttore generale Gianfranco Zulian, che va oltre alla questione. «Ho parlato con il sindaco di Biella - sottolinea - e gli ho sottoposto un progetto che vogliamo lanciare nelle scuole, tra gli studenti e gli insegnanti. Proporremo loro i due nomi indicati e chiederemo se vorranno avanzare ulteriori proposte, in modo da avere un ventaglio di nomi ampio su cui si potrà andare a decidere in serenità». La decisione finale, comunque sia, spetterà proprio a Zulian. Che non nasconde la sua preferenza per “Madonna d’Oropa”.

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