Nomine, i presidi corrono ai ripari

Nomine, i presidi corrono ai ripari
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BIELLA - Almeno un altro mese senza professori. Quelli definitivi, quelli che dovranno portare gli studenti fino alla fine dell’anno scolastico in corso. Il mondo dell’insegnamento locale l’ha saputo a sorpresa, a poche ore dalle operazioni che avrebbero finalmente fatto tirare agli istituti biellesi un sospiro di sollievo. Ovvero da quelle tanto attese “nomine congiunte”, che si sarebbero dovute tenere entro il 10 settembre, prima che i ragazzi entrassero in classe, ma erano poi state fissate per venerdì, domani - martedì - e mercoledì e che, invece, sono state fatte slittare ancora una volta. A data da destinarsi.

Un mese di ritardo e un altro ancora, è ipotizzabile. Urge un confronto tra le dirigenze, un coordinamento strategico che si cercherà questa mattina, lunedì, all’Iis “Q. Sella”, istituto capofila delle procedure di assegnazione dei posti agli insegnanti.
Incassato il colpo, il sistema cerca insomma di reagire. Per i presidi e per l’Ufficio Scolastico la notizia è, infatti, arrivata come una vera “doccia fredda” proprio venerdì mattina, nel corso di un incontro che ha portato a Città Studi il giuslavorista Pietro Ichino per trattare gli argomenti “alternanza scuola-lavoro” e “orientamento scolastico e professionale”. Il Ministero ha bloccato tutto: quel “tutto” che doveva partire nel primo pomeriggio.
Nel frattempo quindi i presidi sono stati autorizzati a procedere alla nomina di prof "provvisori" fino a quando arriveranno gli "aventi diritto".
Giovanna Boglietti

Leggi di più sull'Eco di Biella di lunedì 10 ottobre 2016

BIELLA - Almeno un altro mese senza professori. Quelli definitivi, quelli che dovranno portare gli studenti fino alla fine dell’anno scolastico in corso. Il mondo dell’insegnamento locale l’ha saputo a sorpresa, a poche ore dalle operazioni che avrebbero finalmente fatto tirare agli istituti biellesi un sospiro di sollievo. Ovvero da quelle tanto attese “nomine congiunte”, che si sarebbero dovute tenere entro il 10 settembre, prima che i ragazzi entrassero in classe, ma erano poi state fissate per venerdì, domani - martedì - e mercoledì e che, invece, sono state fatte slittare ancora una volta. A data da destinarsi.

Un mese di ritardo e un altro ancora, è ipotizzabile. Urge un confronto tra le dirigenze, un coordinamento strategico che si cercherà questa mattina, lunedì, all’Iis “Q. Sella”, istituto capofila delle procedure di assegnazione dei posti agli insegnanti.
Incassato il colpo, il sistema cerca insomma di reagire. Per i presidi e per l’Ufficio Scolastico la notizia è, infatti, arrivata come una vera “doccia fredda” proprio venerdì mattina, nel corso di un incontro che ha portato a Città Studi il giuslavorista Pietro Ichino per trattare gli argomenti “alternanza scuola-lavoro” e “orientamento scolastico e professionale”. Il Ministero ha bloccato tutto: quel “tutto” che doveva partire nel primo pomeriggio.
Nel frattempo quindi i presidi sono stati autorizzati a procedere alla nomina di prof "provvisori" fino a quando arriveranno gli "aventi diritto".
Giovanna Boglietti

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