Nome ospedale, c'è il dietrofront

Nome ospedale, c'è il dietrofront
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Alla fine, dopo le mille prese di posizione sul nome da dare al nuovo ospedale di Biella, il direttore generale, che appena una settimana fa aveva rotto gli indugi annunciando la sua scelta di battezzarlo “Madonna d’Oropa”, arriva il dietrofront.

  Che è frutto di una riunione che si è tenuta nella giornata di martedì e che ha visto protagonisti proprio il direttore Gianfranco Zulian e il sindaco di Biella Marco Cavicchioli.
Quest’ultimo nei giorni immediatamente successivi all’annuncio della scelta, aveva auspicato la convocazione dei sindaci per prendere una decisione definitiva sulla dicitura. Cavicchioli aveva inoltre sposato l’ipotesi che si era fatta largo nei giorni scorsi, ossia ospedale “Maria Bonino”.
Oltre a confrontarsi su argomenti di tipo sanitario e sulle opportunità che si verranno a creare nel prossimo futuro con l’attivazione della struttura ospedaliera, è stata affrontata la questione relativa al nome del nuovo nosocomio, concordando sull’importanza di trovare una soluzione il più possibile condivisa con il territorio. In quest’ottica Zulian, e Cavicchioli  si sono trovati d’accordo circa la necessità di avviare una più ampia consultazione per trovare il nome più appropriato da attribuire all’ospedale, coinvolgendo i sindaci, il mondo scolastico, altre realtà istituzionali biellesi, nonché i cittadini. Al termine di tale consultazione, che dovrebbe avvenire in tempi strettissimi, verrà individuata, entro la metà di ottobre, una soluzione ampiamente condivisa.

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