"Noi tra i grandi" Intervista agli All About Kane

"Noi tra i grandi" <BR> Intervista agli All About Kane
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C’erano anche loro tra i “grandi” della musica internazionale. Per gli All About Kane quella di sabato 7 luglio all’Heineken Jammin Festival è stata una «bellissima esperienza, un piccolo traguardo che ci auguriamo sia più che altro un punto di partenza».
Band tra le band, il gruppo biellese - che in quella giornata ha “diviso” il palco con “big” del calibro de Il Cile e The Cure - si è aggiudicato l’esibizione sul “main stage” (il palco principale, ndr) dopo essersi classificato nelle prime sei posizioni al contest legato alla manifestazione.

Come veri professionisti. «Oltre ad aver avuto la possibilità di suonare su un palco davvero grande, abbiamo ricevuto il trattamento che di norma si riserva solo (purtroppo!) alle band professioniste». A raccontare l’avventura è Thomas Facelli, la “voce” degli AAK.
«Arrivati sul posto (alla fiera di Rho, a Milano, ndr) siamo stati accolti dal personale dell’organizzazione e portati nel camerino a noi riservato. Qui - spiega - abbiamo rilasciato un’intervista a una troupe televisiva che poi ci ha seguiti per l’intera giornata, per realizzare uno speciale dedicato al festival che andrà in onda su Rock Tv. Subito dopo, siamo stati accompagnati a prendere visione del palco».

L’esibizione. Dopo pranzo, il concerto. «Il nostro live - racconta Thomas Facelli - è iniziato intorno alle 15. Non c’era ancora il pubblico che ha affollato la struttura fin dal tardo pomeriggio, ma posso assicurare che di gente ce n’era, eccome. Il tempo a nostra disposizione era di venti minuti, durante i quali abbiamo proposto cinque brani tratti dall’album pubblicato il 15 giugno scorso e intitolato Citizen Pop: Rainbows are collapsing, Exile Supermen, In this black night, Independent lights (il singolo del disco) e Madness we need. E la risposta del pubblico è stata molto soddisfacente».

Sempre Heineken. Si è concluso così, per gli All About Kane, il percorso di avvicinamento all’Heineken Jammin Festival iniziato tre anni fa. «Il primo anno - ricorda Thomas Facelli - siamo arrivati fra i trenta finalisti del contest e poi ci siamo classificati quindicesimi, vedendo perciò svanire la possibilità di suonare nell’ambito della manifestazione; nel 2011 è andata meglio perché, dopo esserci qualificati fra i trenta finalisti, ci siamo conquistati un bel quinto posto e abbiamo quindi potuto esibirci sul “second stage” (il palco numero 2) della kermesse. Ora, invece, siamo persino riusciti ad “agguantare” il main stage (il palco principale). Forse anche perché - va detto, a onor del vero - quest’anno era l’unico palco della rassegna... Speriamo che nel 2013 - conclude il cantante e musicista - gli organizzatori ci invitino all’Heineken tra i professionisti».

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