"Noi, esclusi dall'Unione"
Un Comune unico per l’intera valle? Un ente con oltre 10 mila abitanti che poteva diventare uno dei centri più importanti del Biellese, dopo il capoluogo? Addio. Sembrava decollare proprio nel cuore dell’identità biellese il progetto di mettersi insieme e, invece, all’orizzonte pare naufragare tutto. O quasi. Ma procediamo con ordine. Martedì c’è stato in Comunità Montana la riunione successiva alla bocciatura del progetto da parte della Regione, poiché tutti gli enti avevano firmato una delibera che però conteneva il no di Miagliano. Quindi il documento non era stato ritenuto valido. Nell’assemblea i sindaci dovevano fare il punto della situazione. E la situazione è stata che alcuni “primi cittadini” hanno pensato di ridimensionare l’intero progetto. E di escludere alcuni paesi. Magari mettendone dentro altri, non propriamente della valle, ma confinanti. Morale? Tollegno e Pralungo sarebbero stati esclusi.
Motivo? «Giuro che non l’ho proprio capito - dice Pier Giuseppe Acquadro, “primo cittadino” a Tollegno -. Io che avevo portato avanti il progetto, sono stato messo alla porta... Mi è stato detto che dovevo seguire altri percorsi e che il progetto di fusione doveva essere ridefinito e ridimensionato. La linea l’ha dettata Stefano Aldrisi di Andorno, ma era ben spalleggiato da altri amministratori». E così Acquadro non ha partecipato alla riunione di ieri sera, finita molto tardi, dalla quale dovrebbero emergere i particolari sui nuovi confini del piano di unione. «Io sono per il Comune unico. Altre cose sarebbero delle perdite di tempo, cui non dedicherò i mei sforzi» sentenzia Acquadro.