a un passo dal fallimento

"No" alla Tari, Corradino nella morsa degli alleati

Il sindaco di Biella: «Non accetto forzature, ho bene in mente che l’obiettivo è quello di salvare Seab».

"No" alla Tari, Corradino nella morsa degli alleati
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"No" alla Tari, Corradino nella morsa degli alleati. Il sindaco di Biella: «Non accetto forzature, ho bene in mente che l’obiettivo è quello di salvare Seab».

"No" alla Tari

«Non accetto forzature, ho bene in mente che l’obiettivo è quello di salvare Seab». Il sindaco di Biella, Claudio Corradino, è stretto intorno a una morsa che vede i suoi alleati in consiglio comunale, ossia i consiglieri di Fratelli d’Italia, (nella foto insieme al sindaco la capogruppo Livia Caldesi) che presentano una mozione per il ritorno immediato a Tari per salvare il futuro della Seab, la società che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti nel Biellese.

Rischio fallimento

E dall’altra dai vertici del consiglio di amministrazione che lunedì, durante una conferenza stampa, hanno chiarito il fatto che la società si salverà dal fallimento solo con il ritorno a Tari da parte del Comune di Biella in primis e anche delle altre tre amministrazioni attualmente a Tarip, ossia Cossato, Gaglianico e Vigliano Biellese. Un dictat che è stato sottolineato anche dalle liste civiche di “Biella al Centro”, che hanno presentato un’altra mozione sullo stesso tema, ossia il ritorno di Biella a Tari.

Per la giornata di oggi è prevista l’assemblea dei sindaci chiamati a decidere il futuro di Seab.

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