Niente alcol ai centri anziani, è rivolta

Niente alcol ai centri anziani, è rivolta
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Se non è una rivolta, poco ci manca. Da quando nei centri incontro anziani della città si è deciso di far applicare alla lettera il regolamento comunale approvato nel 2009, che prevede il divieto di somministrazione di bevande alcoliche, dai banconi sono scomparse bottiglie di vino, birra e amari.

Una decisione assunta dopo che al centro incontro di via Delleani si erano creati alcuni problemi dovuti all’abuso di alcol da parte di qualche avventore. “Punirne” uno per “punirli” tutti? La decisione non è piaciuta agli anziani di Biella che hanno alzato la voce, attirando l’attenzione del consigliere comunale del Pd, Diego Presa, che ha immediatamente richiesto la convoca di una commissione ad hoc per variare il regolamento e reintrodurre la somministrazione di bevande alcoliche nei centri anziani cittadini.

Cambiare il regolamento.  Presa ne è certo: «Se gli anziani non potranno consumare il loro “cicchetto” o il caffè corretto nei centri incontro andranno sicuramente in altri locali dove il controllo sociale è decisamente minore rispetto a questi luoghi-comunità». E allora la soluzione potrebbe essere quella di andare a modificare il regolamento approvato nel 2009 ma diventato esecutivo in tutte le sue parti, compresa quella del divieto di somministrare bevande alcoliche sono in questi giorni. «Si potrebbe ad esempio cambiare la frase incriminata - suggerisce Presa - con una del tipo “somministrare con moderazione”, onde evitare che gli anziani possano ubriacarsi. Anche perché potrebbero sempre farlo nei bar e poi presentarsi ai centri incontro». Il consigliere del Pd invita i colleghi a fare in fretta perché il rischio concreto di passare l’estate a sorseggiare solo acqua, caffè o camomilla è forte. «Bisogna variare il regolamento - conclude Presa - entro la fine di questa legislatura».

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