Netro omaggia Ernesto Rubino
Oggi è un’impresa diversa, la Cannon Bono di Netro. Ma in quel luogo la storia del presente si intreccia fortemente con il ricordo del passato. Un po’ perché Ugo Garzena, responsabile dello stabilimento Bono, è anche uno dei fondatori dell’Eco Museo Valle Elvo e Serra, centro di documentazione della lavorazione del ferro, un po’ perché l’arte della fucina viene ricordata ancora oggi nel ricordo dell’imprenditore che l’ha condotta per anni, quell’Ernesto Rubino del quale si festeggeranno, il 13 dicembre prossimo, i cento anni di cavalierato del lavoro.
La storia. «La storia inizia nei primi anni del 1800 con Antonio Rubin Pedrazzo e prosegue con suo figlio Giovan Battista Rubino, padre di Ernesto. Giovan Battista – racconta Garzena – originario di Sordevolo, impara il mestiere nelle officine Serra Moglia e quindi decide di avviare una propria attività». E’ l’inizio di una stagione floridissima per la lavorazione del ferro che viene sviluppata in modo notevole proprio dal cavaliere Ernesto. Racconta ancora Ugo Garzena: «E’ stato un imprenditore lungimirante, che sapeva guardare varie forme di investimento: era socio della società idroelettrica Piemonte con sede in Val d’Aosta che poi è diventata la Sip delle telecomunicazioni, si interessava di politica, era un giolittiano della prima ora e inoltre abbiamo nel museo progetti per portare la ferrovia a Netro. Negli anni ’20 aveva realizzato anche delle automobili: dicono una ventina di esemplari venduti in Inghilterra, in realtà altri dicono solo due o tre esemplari. Ma poco importa, era certamente un imprenditore illuminato».
Ricorrenza. La Rubino ha proseguito la propria attività, prima di passare di proprietà sino ai primi anni ’60. Il 24 dicembre Rubino era stato nominato cavaliere del lavoro nel 1914. E quest’anno ricorrono i cento anni da quell’evento. Ricorrenza che sarà festeggiata sabato prossimo venturo alla presenza di invitati di prestigio ed altri ecomusei piemontesi, nella sede dell’Ecomuseo Valle Elvo. Sarà presentato, attraverso una serie di diapositive, uno studio molto approfondito che ripercorre la vita di Ernesto Rubino, preparato con meticolosa cura, scovando anche parecchie informazioni inedite, da Federica Faccarello. Il tutto a partire dalle 14,30. Al termine seguirà un rinfresco nei locali della moderna Bono: «Abbiamo pensato di presentare la storia, raccontandola, ma anche la modernità e i nostri giorni» conclude Garzena. L’appuntamento è per il 13 dicembre.