«Nel Quadrante e? emergenza discariche»

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CAVAGLIA? - «L’annunciata chiusura della discarica di Barengo e l’impossibilita? di potenziare, per ora, il polo di Cavaglia? preoccupano i rappresentanti degli enti preposti alla raccolta, al trattamento e allo smaltimento dei rifiuti nel quadrante nord della regione. La situazione assumera? presto i connotati dell’emergenza, anche in relazione al fatto che il piano della regione non prevede la realizzazione di alcun nuovo polo tra le province di Biella, Vercelli, Novara e Verbano Cusio Ossola. A breve, queste quattro province potrebbero essere costrette a smaltire i propri rifiuti al di fuori del territorio piemontese e questo comporterebbe un inevitabile aumento di costi per i cittadini. La giunta come pensa di affrontare la questione?». A sottolinearlo e? Alessandro Benvenuto, consigliere regionale della Lega Nord, in un’interrogazione depositata in consiglio.

«La miopia gia? manifestata dalla giunta regionale in materia di rifiuti - aggiunge  Gian Carlo Locarni, responsabile del dipartimento ambiente della Lega piemontese - portera? sul medio-lungo periodo ad una vera e propria crisi, che coinvolgera? territorio e cittadini. Le tematiche ambientali non dovrebbero avere colore politico, ma basarsi esclusivamente sul buon senso amministrativo, che sembra mancare del tutto a questo governo regionale».Un allarme condiviso anche dai presidenti delle Autorita? d’ambito del quadrante Biella-Vercelli-Verbania e Novara che nei giorni scorsi hanno bussato alle porte della Regione per manifestare tutte le loro perplessita? e i loro dubbi sul futuro. Con l’esaurimento della discarica di Barengo e il ricorso al Tar che pende sull’ampliamento a Cavaglia?, il rischio concreto per i quattro territori e? di vedere le tariffe salire nel 2018. In assenza di spazi dove stoccare i rifiuti trattate nel termovalorizzatore, infatti, aumenteranno i costi di trasporto per spostare l’immondizia trattata in impianti di incenerimento. La questione e? seria e urgente, ora la palla passa alla Regione Piemonte che dovra? trovare una soluzione da sottoporre poi ai territori.
Enzo Panelli

CAVAGLIA? - «L’annunciata chiusura della discarica di Barengo e l’impossibilita? di potenziare, per ora, il polo di Cavaglia? preoccupano i rappresentanti degli enti preposti alla raccolta, al trattamento e allo smaltimento dei rifiuti nel quadrante nord della regione. La situazione assumera? presto i connotati dell’emergenza, anche in relazione al fatto che il piano della regione non prevede la realizzazione di alcun nuovo polo tra le province di Biella, Vercelli, Novara e Verbano Cusio Ossola. A breve, queste quattro province potrebbero essere costrette a smaltire i propri rifiuti al di fuori del territorio piemontese e questo comporterebbe un inevitabile aumento di costi per i cittadini. La giunta come pensa di affrontare la questione?». A sottolinearlo e? Alessandro Benvenuto, consigliere regionale della Lega Nord, in un’interrogazione depositata in consiglio.

«La miopia gia? manifestata dalla giunta regionale in materia di rifiuti - aggiunge  Gian Carlo Locarni, responsabile del dipartimento ambiente della Lega piemontese - portera? sul medio-lungo periodo ad una vera e propria crisi, che coinvolgera? territorio e cittadini. Le tematiche ambientali non dovrebbero avere colore politico, ma basarsi esclusivamente sul buon senso amministrativo, che sembra mancare del tutto a questo governo regionale».Un allarme condiviso anche dai presidenti delle Autorita? d’ambito del quadrante Biella-Vercelli-Verbania e Novara che nei giorni scorsi hanno bussato alle porte della Regione per manifestare tutte le loro perplessita? e i loro dubbi sul futuro. Con l’esaurimento della discarica di Barengo e il ricorso al Tar che pende sull’ampliamento a Cavaglia?, il rischio concreto per i quattro territori e? di vedere le tariffe salire nel 2018. In assenza di spazi dove stoccare i rifiuti trattate nel termovalorizzatore, infatti, aumenteranno i costi di trasporto per spostare l’immondizia trattata in impianti di incenerimento. La questione e? seria e urgente, ora la palla passa alla Regione Piemonte che dovra? trovare una soluzione da sottoporre poi ai territori.
Enzo Panelli

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