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Nel Biellese 1.491 alloggi gestiti da Atc

Nel Biellese 1.491 alloggi gestiti da Atc
Altro Grande Biella, 11 Febbraio 2017 ore 15:43

L’assemblea dei sindaci dei 115 Comuni delle quattro province del “Quadrante” dove sono presenti alloggi di edilizia popolare affidati alle “cure” dell’“Azienda territoriale per la casa Piemonte Nord” è ora finalmente una realtà. Istituito dalla legge regionale 3/2010, questo nuovo soggetto permetterà un confronto più “snello” tra gli amministratori e Palazzo Lascaris, rappresentato in questa veste dall’assessore alle Politiche sociali e alla Casa Augusto Ferrari.

Il “battesimo”, senza particolari cerimonie, si è avuto giovedì mattina al Centro di ricerca “Ipazia” di Novara. Al tavolo l’assessore regionale, il novarese Augusto Ferrari, che ha avuto modo di illustrare cosa si è fatto ma anche cosa si potrà fare in futuro dal punto di vista normativo, il sindaco del capoluogo “capofila” Alessandro Canelli e il presidente dell’ “Atc Piemonte Nord” Giuseppe Genoni. Di fronte a loro quaranta primi cittadini (o loro delegati) dei Comuni interessati.

«Un’assemblea che si riunisce per la prima volta - ha detto Genoni - e che avrà un ruolo consultivo nei confronti dell’operato dell’“Atc”. Un modo per “accorciare” le distanze e i tempi nel rapporto con la Regione», permettendo al tempo stesso una rappresentatività e una “voce” al territorio. Quattro province (Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli e Biella) nelle quali sono presenti qualcosa come oltre 10 mila alloggi di edilizia popolare, fra quelli di proprietà (8.460 e quelli affidati in gestione (1.877). Un ruolo importante lo recita il Novarese, dove le “case popolari” censite sono complessivamente 3.948, delle quali 2.547 nel solo capoluogo. A seguire Vercelli (2.830 alloggi, di cui 1.863 nella città “bicciolana”, 355 in Valsesia e 612 nel resto del territorio della “Bassa”), il Vco (2.019, di cui 640 nel solo capoluogo; e poi 57 nel resto del Verbano, 401 nel Cusio e 921 in Ossola) e Biella (1.540, 859 nella città laniera e 681 in provincia).

Centoquindici, come detto, i Comuni interessati. E anche in questo caso Novara è primatista con 34; due in meno ne mette in campo Biella nel pur suo esiguo territorio, 29 Vercelli, mentre il Vco, nonostante le sue particolari caratteristiche geografiche, ne coinvolge 20.

A differenza delle altre Province, dove la distribuzione delle case Atc è molto frastagliata, a Biella si ha il maggior numero di stabili, ben il 55 per cento Biella il 55 per cento degli alloggi è concentrato nel capoluogo. Solo a Vercelli si verifica una percentuale maggiore, con il 66 per cento. Con l’assemblea si apre ora un nuovo capitolo della storia dell’Atc.

Luca Mattioli

L’assemblea dei sindaci dei 115 Comuni delle quattro province del “Quadrante” dove sono presenti alloggi di edilizia popolare affidati alle “cure” dell’“Azienda territoriale per la casa Piemonte Nord” è ora finalmente una realtà. Istituito dalla legge regionale 3/2010, questo nuovo soggetto permetterà un confronto più “snello” tra gli amministratori e Palazzo Lascaris, rappresentato in questa veste dall’assessore alle Politiche sociali e alla Casa Augusto Ferrari.

Il “battesimo”, senza particolari cerimonie, si è avuto giovedì mattina al Centro di ricerca “Ipazia” di Novara. Al tavolo l’assessore regionale, il novarese Augusto Ferrari, che ha avuto modo di illustrare cosa si è fatto ma anche cosa si potrà fare in futuro dal punto di vista normativo, il sindaco del capoluogo “capofila” Alessandro Canelli e il presidente dell’ “Atc Piemonte Nord” Giuseppe Genoni. Di fronte a loro quaranta primi cittadini (o loro delegati) dei Comuni interessati.

«Un’assemblea che si riunisce per la prima volta - ha detto Genoni - e che avrà un ruolo consultivo nei confronti dell’operato dell’“Atc”. Un modo per “accorciare” le distanze e i tempi nel rapporto con la Regione», permettendo al tempo stesso una rappresentatività e una “voce” al territorio. Quattro province (Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli e Biella) nelle quali sono presenti qualcosa come oltre 10 mila alloggi di edilizia popolare, fra quelli di proprietà (8.460 e quelli affidati in gestione (1.877). Un ruolo importante lo recita il Novarese, dove le “case popolari” censite sono complessivamente 3.948, delle quali 2.547 nel solo capoluogo. A seguire Vercelli (2.830 alloggi, di cui 1.863 nella città “bicciolana”, 355 in Valsesia e 612 nel resto del territorio della “Bassa”), il Vco (2.019, di cui 640 nel solo capoluogo; e poi 57 nel resto del Verbano, 401 nel Cusio e 921 in Ossola) e Biella (1.540, 859 nella città laniera e 681 in provincia).

Centoquindici, come detto, i Comuni interessati. E anche in questo caso Novara è primatista con 34; due in meno ne mette in campo Biella nel pur suo esiguo territorio, 29 Vercelli, mentre il Vco, nonostante le sue particolari caratteristiche geografiche, ne coinvolge 20.

A differenza delle altre Province, dove la distribuzione delle case Atc è molto frastagliata, a Biella si ha il maggior numero di stabili, ben il 55 per cento Biella il 55 per cento degli alloggi è concentrato nel capoluogo. Solo a Vercelli si verifica una percentuale maggiore, con il 66 per cento. Con l’assemblea si apre ora un nuovo capitolo della storia dell’Atc.

Luca Mattioli

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