Nasce il marchio “made in Valle Mosso”

VALLE MOSSO - «Tutto ha preso il via quando abbiamo pensato di istituire il dolce tipico valmossese. Credevamo fosse semplice, ma così non è stato. Eppure è stata un’esperienza importante. Perché ci siamo resi conto non solo che quella specialità non esiste, ma anche che i prodotti tipici del territorio, che di quel piatto potrebbero essere gli ingredienti principali, sono tipicità che nessuno ha mai pensato di tutelare». Cristina Sasso, sindaco di Valle Mosso, spiega così la genesi dell’iniziativa che domani, alle 21, finirà sui tavoli del consiglio comunale per trovare una sua destinazione finale: l’istituzione ufficiale del marchio destinato a proteggere - anche da punto di vista legale - i prodotti “made in Valle Mosso”. Si chiamerà DeCo, denominazione di origine comunale, e altro non sarà che una vera e propria certificazione, un “bollino” garantito dall’appartenenza all’apposito registro depositato negli uffici comunali.
«Sono svariate le produzioni totalmente valmossesi che meriterebbero tutela - chiarisce il primo cittadino -. In particolare ho in mente produttori di miele, ma so di giovani coppie che potrebbero essere interessate ad avviare produzioni di frutti di bosco e castagne». A loro penserà dunque il marchio, per aderire al quale sarà necessario compilare l’apposita scheda e sottoporsi così alla selezione davanti a una commissione (composta da sindaco, esperti di alimentazione e storia locale e da due consiglieri comunali, di maggioranza e minoranza). Ma non solo: «Alla DeCo potranno accedere anche gli eventi tradizionali e originali del territorio - spiega Cristina Sasso -, oltre a prodotti strettamente tradizionali, quali i tessuti». Quel che ne emergerà sarà un registro totalmente unico di “Made in Valle Mosso”. E per le imitazioni, sarà vita dura.
Veronica Balocco
VALLE MOSSO - «Tutto ha preso il via quando abbiamo pensato di istituire il dolce tipico valmossese. Credevamo fosse semplice, ma così non è stato. Eppure è stata un’esperienza importante. Perché ci siamo resi conto non solo che quella specialità non esiste, ma anche che i prodotti tipici del territorio, che di quel piatto potrebbero essere gli ingredienti principali, sono tipicità che nessuno ha mai pensato di tutelare». Cristina Sasso, sindaco di Valle Mosso, spiega così la genesi dell’iniziativa che domani, alle 21, finirà sui tavoli del consiglio comunale per trovare una sua destinazione finale: l’istituzione ufficiale del marchio destinato a proteggere - anche da punto di vista legale - i prodotti “made in Valle Mosso”. Si chiamerà DeCo, denominazione di origine comunale, e altro non sarà che una vera e propria certificazione, un “bollino” garantito dall’appartenenza all’apposito registro depositato negli uffici comunali.
«Sono svariate le produzioni totalmente valmossesi che meriterebbero tutela - chiarisce il primo cittadino -. In particolare ho in mente produttori di miele, ma so di giovani coppie che potrebbero essere interessate ad avviare produzioni di frutti di bosco e castagne». A loro penserà dunque il marchio, per aderire al quale sarà necessario compilare l’apposita scheda e sottoporsi così alla selezione davanti a una commissione (composta da sindaco, esperti di alimentazione e storia locale e da due consiglieri comunali, di maggioranza e minoranza). Ma non solo: «Alla DeCo potranno accedere anche gli eventi tradizionali e originali del territorio - spiega Cristina Sasso -, oltre a prodotti strettamente tradizionali, quali i tessuti». Quel che ne emergerà sarà un registro totalmente unico di “Made in Valle Mosso”. E per le imitazioni, sarà vita dura.
Veronica Balocco