Museo del Territorio, i bilanci alla Corte dei conti

BIELLA - La commissione d’indagine comunale voluta e ottenuta dal Movimento 5 Stelle per andare ad analizzare a fondo la situazione della Fondazione Museo del Territorio e i suoi debiti è conclusa e la relazione finale andrà in aula a Palazzo Oropa durante il consiglio comunale convocato il prossimo 31 di gennaio. Essendo la prima volta che in Comune viene creata una commissione d’indagine, durante la conferenza dei capigruppo, che si è svolta proprio mercoledì sera, si è deciso che si procederà solamente con una presa d’atto del lavoro che i vari commissari hanno effettuato in questi mesi. Nessuna votazione, dunque, in aula, solo le relazioni di chi ha studiato a fondo il caso, prima, e la libertà da parte degli altri consiglieri comunali di presentare mozioni sull’argomento, poi. Gli atti e la relazione, circa 150 pagine ricche di numeri e contenuti, saranno rese pubbliche nella mattinata odierna sul sito del Comune di Biella. Il presidente della commissione d’indagine, il pentastellato Giovanni Rinaldi, spiega: «Un dossier completo su tutti gli sprechi che si sono susseguiti in dieci anni di politica, fino alla chiusura della Fondazione stessa e la certificazione dell’enorme debito, con alcuni creditori che sono ancora in attesa di dover essere liquidati ancora oggi. Ci sono molti lati oscuri legati alla vicenda che cercheremo di spiegare ai cittadini per far capire cosa è successo in quegli anni. Un direttore del Museo del territorio, solo per fare un esempio, guadagnava di più di quello dei musei fiorentini. C’è davvero da porsi tante domande intorno a questa brutta pagina della storia di Biella». Rinaldi è determinato ad andare sino in fondo a questa vicenda. «Se non si aggiungeranno altri consiglieri di Palazzo Oropa - annuncia - invierò da solo il risultato di questa indagine della commissione alla Corte dei Conti. La mia intenzione è quella di porre due quesiti. Con il primo voglio andare a fondo su eventuali responsabilità del Comune di Biella in merito a questa vicenda. Con il secondo sapere, anche alla luce di diverse decisioni prese in Italia, se si può parlare di Fondazione privata un soggetto che percepisce fondi pubblici esclusivamente da un unico ente. Spero, soprattutto per il bene dei creditori, che si riesca a fare chiarezza su quanto accaduto al Museo del territorio». Il resto dell’ordine del giorno del consiglio convocato per il 31 gennaio prevede la delibera sul riconoscimento della lingua italiana dei segni per la piena partecipazione delle persone sorde alla vita collettiva, poi una variazione al bilancio di previsione dell’esercizio 2016 tramite prelevamento dal fondo di riserva ordinario e l’approvazione del regolamento per la definizione agevolata delle entrate riscosse mediante ingiunzione fiscale. Enzo Panelli
BIELLA - La commissione d’indagine comunale voluta e ottenuta dal Movimento 5 Stelle per andare ad analizzare a fondo la situazione della Fondazione Museo del Territorio e i suoi debiti è conclusa e la relazione finale andrà in aula a Palazzo Oropa durante il consiglio comunale convocato il prossimo 31 di gennaio. Essendo la prima volta che in Comune viene creata una commissione d’indagine, durante la conferenza dei capigruppo, che si è svolta proprio mercoledì sera, si è deciso che si procederà solamente con una presa d’atto del lavoro che i vari commissari hanno effettuato in questi mesi. Nessuna votazione, dunque, in aula, solo le relazioni di chi ha studiato a fondo il caso, prima, e la libertà da parte degli altri consiglieri comunali di presentare mozioni sull’argomento, poi. Gli atti e la relazione, circa 150 pagine ricche di numeri e contenuti, saranno rese pubbliche nella mattinata odierna sul sito del Comune di Biella. Il presidente della commissione d’indagine, il pentastellato Giovanni Rinaldi, spiega: «Un dossier completo su tutti gli sprechi che si sono susseguiti in dieci anni di politica, fino alla chiusura della Fondazione stessa e la certificazione dell’enorme debito, con alcuni creditori che sono ancora in attesa di dover essere liquidati ancora oggi. Ci sono molti lati oscuri legati alla vicenda che cercheremo di spiegare ai cittadini per far capire cosa è successo in quegli anni. Un direttore del Museo del territorio, solo per fare un esempio, guadagnava di più di quello dei musei fiorentini. C’è davvero da porsi tante domande intorno a questa brutta pagina della storia di Biella». Rinaldi è determinato ad andare sino in fondo a questa vicenda. «Se non si aggiungeranno altri consiglieri di Palazzo Oropa - annuncia - invierò da solo il risultato di questa indagine della commissione alla Corte dei Conti. La mia intenzione è quella di porre due quesiti. Con il primo voglio andare a fondo su eventuali responsabilità del Comune di Biella in merito a questa vicenda. Con il secondo sapere, anche alla luce di diverse decisioni prese in Italia, se si può parlare di Fondazione privata un soggetto che percepisce fondi pubblici esclusivamente da un unico ente. Spero, soprattutto per il bene dei creditori, che si riesca a fare chiarezza su quanto accaduto al Museo del territorio». Il resto dell’ordine del giorno del consiglio convocato per il 31 gennaio prevede la delibera sul riconoscimento della lingua italiana dei segni per la piena partecipazione delle persone sorde alla vita collettiva, poi una variazione al bilancio di previsione dell’esercizio 2016 tramite prelevamento dal fondo di riserva ordinario e l’approvazione del regolamento per la definizione agevolata delle entrate riscosse mediante ingiunzione fiscale. Enzo Panelli